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mercoledì, Aprile 24, 2024
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Femminicidio a Trapani, Maria uccisa con 12 coltellate: “Voleva andare via per sempre”

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Maria Amatuzzo, 29 anni, è stata assassinata con dodici coltellate all’addome. E’ quanto ha accertato il medico legale nella prima ispezione cadaverica effettuata sul corpo della donna, uccisa il giorno della Viglia di Natale a Marinella di Selinunte, Trapani, dal marito Ernesto Favara, 63 anni che è stato arrestato per l’omicidio.

“Ero a casa e stavo dormendo, quando ho sentito qualcuno che gridava ‘aiuto, aiuto’, mi sono affacciato dal balcone del primo piano sul cortile e ho visto mio fratello nel cortile ancora col coltello in mano”. Lo dice all’ANSA Antonino Favara, 56 anni, fratello di Ernesto, arrestato per l’omicidio della moglie 29enne. I due fratelli vivono da 5 anni nello stesso appartamento: “Ma è ampio e, quindi, ognuno ha i propri spazi”, racconta. Antonino Favara a pranzo era rientrato da Marsala, dove si era sottoposto ad alcuni esami medici. “Ho parlato con mio fratello chiedendogli cosa avremmo preparato per la cena di Natale – aggiunge il fratello dell’omicida – poi sono andato a letto. Nel pomeriggio ho sentito le grida, mi sono alzato, mi sono messo i pantaloni, ho preso la stampella e mi sono affacciato e ho visto mio fratello ancora col coltello in mano insanguinato”. Antonino Favara, già ascoltato dai carabinieri, spiega: “Ho chiesto a mio fratello cosa aveva fatto e lui mi ha risposto: mi ha fatto perdere le bambine”. L’uomo spiega che “da lunedì scorso la moglie di mio fratello non era più in casa. Ernesto non aveva mai dato segni di squilibrio”. Le bambine gemelle erano state affidate a una comunità alloggio.

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Cosa è successo

Il 63enne, venerdì scorso è andato alla comunità alloggio dove si trovano i figli per consegnare loro i regali di Natale; il giorno successivo, la Vigilia, Maria Amatuzzo è tornata a casa. Poco dopo il suo rientro sarebbe nata una discussione sfociata poi nel delitto. I carabinieri, giunti sul posto dopo l’allarme lanciato dai vicini, hanno portato via l’uomo.

Dopo che in un primo momento si era avvalso della facoltà di non rispondere, Ernesto Favara ha raccontato al gip: “Abbiamo discusso per alcuni minuti e lei mi ha ribadito che se ne sarebbe andata da casa per sempre, accontentandosi di vedere i bambini per un’ora a settimana… In quel momento ho visto un fantasma”. Il gip ha quindi convalidato l’arresto.

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