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venerdì, Aprile 26, 2024
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“La camorra non mi ha dato niente di buono, mi sono pentito perché…”, le dichiarazioni di Caracallo

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Nel corso dell’udienza sul processo Mog in cui è stato chiamato a testimoniare (LEGGI QUI L’ARTICOLO), stamattina il neo collaboratore di giustizia Filippo Caracallo è tornato a parlare dei motivi che lo hanno spinto a pentirsi.

“Mi sono affiliato al clan Mallardo nel 1991, ho iniziato con le rapine poi mi sono occupato di racket e omicidi. Ero un affiliato semplice, facevo parte del gruppo di San Nicola. Poi mi sono occupato di racket sui cantieri edili e di altri azioni delittuose. Ero vicino ai capi del clan, per i quali mettevo in pratica reati prevalentemente nella zona di Giugliano centro ma all’occorrenza intervenivo anche sulla fascia costiera. Ho avuto rapporti anche con i clan Ferrara di Villaricca, i Licciardi, i Contini-Bosti ed i Casalesi. 

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Ho deciso di pentirmi perché questa vita nella criminalità non mi ha dato niente di buono, mi ha portato solo guai. Inoltre negli ultimi tempi ho avuto paura per la mia vita, a seguito della scissione col gruppo delle Palazzine ed anche per questo ho deciso di collaborare”. 

Queste le dichiarazioni rese stamattina da Caracallo, che già aveva parlato nei verbali all’inizio della sua collaborazione. Ecco l’articolo di anticipazione

“Ho ucciso per il clan Mallardo”, il neo pentito Caracallo confessa: è detenuto per omicidio

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