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venerdì, Aprile 26, 2024
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I giardini attorno lo stadio De Cristofaro sono già da rifare – FOTO

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Lo stato di abbandono dello stadio De Cristofaro è un biglietto da visita riconoscibile della città di Giugliano. La struttura è completamente da rifare, nonostante sia stata inaugurata all’inizio degli anni 2000. Nel corso degli anni, le amministrazioni comunali hanno forse fatto peggio delle società sportive che lo stadio lo hanno utilizzato come casa, lasciandolo letteralmente nel dimenticatoio. Basta fare due passi all’interno – si, è possibile accedere tranquillamente – per percepire che peso hanno avuto tutti gli anni di totale abbandono. Il meteo ha indebolito il ferro ed il cemento, i vandali hanno fatto il resto. Il campo è diventato una foresta urbana e, forse, è meglio che non vi dica cosa accade nei locali che un tempo erano uffici e spogliatoi. Se un punto interrogativo gigantesco pende sul futuro dello stadio Alberto De Cristofaro, l’Amministrazione Pianese (prima) e quella dei Commissari (poi), hanno recuperato le aree che abbracciano l’impianto, trasformandole in giardini.

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Due scatti dei giardini dello stadio De Cristofaro – archivio InterNapoli

La Vigilanza è tra gli artefici del degrado dei giardini

In sostanza, nell’ambito del progetto di riqualificazione della Cittadella dello sport, sono stati completamente rifatti i giardini che circondano il De Cristofaro. L’intenzione (da progetto), era quella di trasformare la lunga lingua d’asfalto in una sorta di parco urbano, fatto di vialetti per il jogging, panchine, prati e piante. Anche la pavimentazione delle aree parcheggio è stata trasformata in funzione del verde. Tutto regolare, fin qui. Tutto anche bello, direte. Infatti è così. Ma la storia racconta un epilogo certo non positivo. Il parco, come lo stadio che abbraccia, andava curato, protetto, gestito. Evidentemente, non è stato fatto nulla di tutto ciò. E’ sufficiente dare un’occhiata allo stato attuale dei vialetti e delle aiuole per capire più di quanto le parole possano spiegare. Un utente, su Facebook, ha fotografato un sentiero ricavato sulle aiuole una volta ricoperte dal prato. Va detto che in quell’area possono accedervi solo i veicoli dell’istituto di vigilanza che sorveglia la struttura. Chiedere conto dei danni sarebbe il primo – e sacrosanto – passo da fare, per l’attuale Amministrazione.

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