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martedì, Marzo 19, 2024
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Da Giovanni Calone a Massimo Ranieri, perché ha cambiato nome

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Cantante, attore, conduttore televisivo, regista teatrale, showman, doppiatore e ballerino. Quanti artisti possono vantare un curriculum ricco e articolato come quello di Massimo Ranieri? Il popolarissimo “cantattore”, come ama definirsi, un talento caleidoscopico esercitato con la scrupolosa professionalità dei Maestri d’altri tempi, compie 70 anni.

Dalle flessioni e spaccate che incantano la platea nei suoi spettacoli sembrerebbe molto più giovane. Giovanni Calone, questo il suo nome all’anagrafe, è nato il 3 maggio del 1951 a Napoli, in un palazzone al palonetto di Santa Lucia, figlio di Giuseppina ed Umberto, quinto di otto figli.

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Le origini di Massimo Ranieri

“Ho cominciato a cantare a 8 anni per un motivo soltanto: la paura. Non sapevo nuotare”, raccontava nella sua autobiografia, ripercorrendo gli anni nel quartiere Pallonetto a Napoli, quando ancora era solo Giovanni Calone, quinto di otto figli: i cugini lo terrorizzavano con la costante minaccia di buttarlo in acqua e per scamparla, lui cantava e racimolava monetine dai passanti da dividere poi.

Il vero problema è capire chi compie oggi 70 anni

«Anagraficamente dovrei dirti Giovanni, è lui che è nato il 3 maggio del 1951 al Palonnetto di Santa Lucia. Massimo è più giovane, il nome d’arte arrivò soltanto a metà anni 60. Però forse è lui il più vecchio, anche se fa il giovane in scena, dove continua a fare capriole e spacconate varie, ugola compresa», racconta, divertito, il cantattore partenopeo.

L’inizio carriera ed il cambio di nome

A soli 13 anni, con lo pseudonimo di Gianni Rock, incide il suo primo disco e sbarca a New York in tournèe come spalla di Sergio Bruni. E’ nel 1966 che diventa ‘Ranieri’, cognome d’arte che nel 1968 verrà accompagnato dal nome Massimo. Quell’anno Canzonissima si chiama Scala Reale e lui, quindicenne, canta ‘L’amore è una cosa meravigliosa’.

Gli ultimi spettacoli e comparse

L’ultima presenza dell’era pre Covid sul palco del Teatro Ariston come superospite a Sanremo è in un memorabile duetto con Tiziano Ferro, al quale seguirà anche una versione radiofonica di ‘Perdere l’amore’.

L’ultimo album si intitola ‘Qui e adesso’ ed è il frutto della collaborazione con Gino Vannelli. L’omonima trasmissione va in onda, per la prima volta, su Rai3.

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Antonio Mangione
Antonio Mangionehttp://www.internapoli.it
Giornalista pubblicita iscritto dalll'ottobre 2010 all'albo dei Pubblicisti, ho iniziato questo lavoro nel 2008 scrivendo con testate locali come AbbiAbbè e InterNapoli.it. Poi sono stato corrispondente e redattore per 4 anni per il quotidiano Cronache di Napoli dove mi sono occupato di cronaca, attualità e politica fino al 2014. Poi ho collaborato con testate sportive come PerSempreNapoli.it e diverse testate televisive. Dal 2014 sono caporedattore della testata giornalistica InterNapoli.it e collaboro con il quotidiamo Il Roma
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