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sabato, Aprile 27, 2024
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Sgombero via Bosco a Casacelle a Giugliano, le famiglie incontrano il sindaco: arrivano buone notizie

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Arrivano buone notizie per le famiglie di via Bosco a Casacelle, destinatarie del provvedimento di sgombero, che hanno hanno protestato giovedì 6 dicembre in piazza Matteotti a Giugliano contro la decisione presa dalla Procura di Napoli Nord. Alcuni residenti sono riusciti a parlare col sindaco, Nicola Pirozzi, giunto sul luogo del sit-in. Il confronto è stato pacato e schietto. I cittadini hanno raccontato al primo cittadino tutti i disagi vissuti e chiesto un aiuto. Pirozzi, dopo averli ascoltati, ha fatto delle promesse.

Uno sguardo alla storia delle famiglie in protesta a Giugliano

Le famiglie coinvolte nello sgombero originariamente erano 42, successivamente ne sono rimaste meno della metà, circa 17. Molte, infatti, vista la situazione hanno deciso di lasciare spontaneamente gli alloggi di Giugliano. Tra quelle andate via vi erano casi di soggetti pregiudicati che, fino a poco fa, hanno reso la vita più difficile per le altre famiglie restanti. Alcune donne, infatti, hanno affermato, con sofferenza, di aver sempre cercato di evitare che i loro figli piccoli scendessero a giocare a causa della paura verso questi soggetti ‘pericolosi’.

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L’imposizione di sgomberare l’edificio di Giugliano è dovuta, oltre che a ragioni economiche, alle attività di questi soggetti pregiudicati e alle situazioni igieniche nelle quali si trova la zona. Nessuna delle due condizioni, di delinquenza e inquinamento, è dovuta alle famiglie rimaste nell’edificio, che più di ogni altro, hanno subito le conseguenze dell’abbandono e del degrado. Nonostante ciò non sono state ferme, ma hanno cercato appartamenti in affitto in altre zone. Ma la loro provenienza da un quartiere con una brutta nomea, come quello di ‘Via Bosco Casacelle’, è un fattore che fa sì che gli affittuari, per pregiudizi, non li accettino, che abbiano o meno una busta paga.

Il confronto con il sindaco Nicola Pirozzi con i residenti di via Bosco a Casacelle

Ritornando alla protesta potremmo affermare “l’unione fa la forza!”. il sindaco ha riconosciuto la bontà delle 17 famiglie. Si tratta di genitori che cercano solo di garantire un tetto ai loro figli, di festeggiare senza ansie il Natale. La prima questione affrontata dal sindaco, insieme alle famiglie sgomberate, ha riguardato la graduatoria dell’assegnazione di case popolari, ferma da troppo tempo. Le famiglie, seguite dai ragazzi di Potere al Popolo, unitisi alla protesta, hanno proposto al sindaco di stabilirsi in alcuni appartamenti attualmente vuoti. Il riferimento non è solo agli edifici abbandonati, ma anche ad immobili sottratti alla camorra.

Rispetto a ciò, Pirozzi ha chiesto tempo per ottenere una lista dei possibili edifici disponibili.  Per assicurarsi di ciò Giuliano Granato, portavoce Nazionale di Potere al Popolo, ha chiesto al sindaco un appuntamento. L’incontro dovrebbe tenersi entro una settimana. Si spera l’impegno venga mantenuto, nel frattempo, le famiglie hanno anche ottenuto un aiuto immediato per pulire la zona dai rifiuti presenti sul posto.

Il sindaco ha inviato il personale comunale a perlustrare la zona al fine di attuare, successivamente, una pulizia. Così si conclude per ora la storia delle ormai 17 famiglie di Giugliano. Il piccolo successo ottenuto oggi non le fermerà dal continuare a lottare per il loro fine ultimo: avere un posto in cui vivere in condizioni di non degrado, perchè la casa è un diritto.

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