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domenica, Aprile 28, 2024
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Guai in Spagna per Ancelotti, chiesti 4 anni e 9 mesi di carcere per frode fiscale

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La Procura spagnola chiede quattro anni e nove mesi di reclusione a Carlo Ancelotti per frode fiscale. Lo si legge in un comunicato stampa dove la procura della regione di Madrid precisa che l’allenatore del Real è accusato di aver frodato le casse pubbliche spagnole per oltre un milione di euro nel corso degli anni 2014 e 2015, omettendo di dichiarare il suo reddito derivante dai diritti di immagine. Nello specifico, l’allenatore emiliano non avrebbe versato all’Erario un importo di 1.062.079 euro negli anni fiscali 2014 e 2015.

Per l’accusa, nonostante egli stesso abbia affermato di essere residente fiscale in Spagna e abbia detto che il suo domicilio era a Madrid, ha solo dichiarato le entrate di lavoro dal Real Madrid e ometteva il reddito corrispondente allo sfruttamento dei suoi diritti di immagine che aveva trasferito ad altri enti. L’accusa sostiene che Ancelotti ha firmato il 4 luglio 2013 un contratto di lavoro come allenatore del Real Madrid per il periodo compreso tra il 5 luglio 2013 e il 30 giugno 2016, “specificando la sua retribuzione per tale periodo, oltre al reddito da lavoro, i redditi derivanti dal trasferimento dei diritti di immagine al club”.

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Si precisa, inoltre, che dal luglio 2013 l’imputato ha iniziato a lavorare e risiedere in Spagna, stabilendo come domicilio e residenza abituale un immobile situato in una piazza centrale di Madrid. Tuttavia, quando l’allenatore terminò anticipamente la sua relazione con il Real Madrid il 25 maggio 2015, tenne la casa in affitto fino all’ottobre di quell’anno, quindi nel corso del 2015 “la Spagna fu il suo principale centro di relazioni personali e personali e interessi economici”

 

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