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sabato, Aprile 27, 2024
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Il Napoli non indosserà la patch anti-razzismo sulla maglia contro l’Atalanta, Acerbi intanto festeggia l’assoluzione

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Tommaso Bianchini, Chief Revenue Officer della SSC Napoli, in occasione della presentazione della quinta maglia che verrà indossata contro l’Atalanta ha annunciato che sabato gli azzurri non indosseranno la classica patch ‘Keep racism out’ sulle maglie in segno di protesta per il caso Acerbi-Juan Jesus.

“ipocrita sistema… Acerbi è il tuo emblema”.

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Gli ultrà del Napoli hanno esposto in diversi punti della città, nel corso della notte, uno striscione polemico contro la decisione di non squalificare il giocatore dell’Inter dopo la denuncia di insulti razzistici che il calciatore del Napoli, Juan Jesus, avrebbe subito durante la gara al Meazza. Lo striscione è stato esposto davanti allo stadio e anche in altri luoghi simbolo della città, tra cui Piazza Plebiscito.

Acerbi, la reazione alla decisione del Giudice

“Quel che qui è giusto raccontare è la soddisfazione di Acerbi, il sollievo, la fine di un incubo che stava di fatto mettendo fine alla sua carriera ad alti livelli”. Sulla Gazzetta dello Sport si scrive della soddisfazione nell’ambiente nerazzurro per la decisione, molto criticata, di non prendere provvedimenti per gli episodi avvenuti durante Inter-Napoli giocata a San Siro.

“Perché questo è il rischio che ha corso il difensore dell’Inter, l’addio agli Europei e anche alla maglia nerazzurra, visto che in caso di stangata sarebbe stato quantomeno complicato immaginare un futuro per lui ancora a Milano. Ecco perché ieri a caldo, dopo la decisione del Giudice Sportivo, avrebbe voluto subito parlare, togliersi sassolini, ribadire con forza la posizione espressa nella tanto discussa intervista alla stazione Centrale di Milano lunedì scorso, di rientro dalla Nazionale”.

L’avvocato Lubrano a Radio Crc: “Caso Acerbi, violati art. 4 e 39: Juan Jesus può fare appello”

A Radio Crc nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto l’avvocato Enrico Lubrano, esperto di diritto sportivo e in passato consulente legale per la Ssc Napoli

“Caso Acerbi-Juan Jesus? Non posso analizzare in maniera critica la decisione del giudice perchè non ho i documenti a disposizione. La decisione fa riferimento al materiale probatorio che è stato consegnato e io non conosco gli atti per cui non sono in grado di poterne fare una critica perchè non conosco quello che c’è alla base della decisione. La decisione dice che sono provate le offese per ammissione dello stesso Acerbi, ma non è provato il contenuto discriminatorio delle offese e quindi la decisione proscioglie il calciatore ai sensi dell’art.28. Posso dire che questa decisione è appellabile dal diretto interessato e quindi da Juan Jesus. Il reclamo dovrebbe provare che invece dagli atti probatori che sono contenuti nel fascicolo è provato che quelle offese avevano un contenuto discriminatorio. La decisione quindi è appellabile, ma non posso dire l’eventuale consistenza giuridica dell’appello. In aggiunta, si potrebbe fare un esposto per violazione di articoli 4 e 39 perchè è inaccettabile e lo dico da cittadino e avvocato, che sia stato pacificamente accertato che ci siano state delle offese in un contesto pubblico e che queste offese restino impunite. Potrebbero anche non rilevare la condotta discriminatoria, ma devono rilevare che queste offese siano gravemente antisportive e su questo farei un esposto alla procura federale. La condotta è stata valutata solo dal punto di vista dell’art. 39 e potrebbe invece essere valutata dal punto di vista degli articoli 4 e 39. Ci sono le prove di una condotta offensiva e lesiva e quindi gravemente antisportiva”.

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