13.3 C
Napoli
domenica, Aprile 28, 2024
PUBBLICITÀ

Il ras Manna ucciso dal suo stesso clan, le accuse al killer: “Gli sfuggì la pistola poi… “

PUBBLICITÀ

L’omicidio di Pasquale Manna è maturato nell’ambito di una scissione del clan Rea-Veneruso. Dell’agguato mortale ha parlato il colonello dei carabinieri Pantaleo Grimaldi: “A sparare fu Francesco Rea . L’agguato scattò in un distributore di carburante a Volla, ma a Rea gli sfuggì la pistola. Questo diede a Manna la possibilità di scappare. Fu però inseguito e raggiunto nel quartiere Ponticelli, dove venne trucidato. Grazie alle immagini dei sistemi di video sorveglianza e ai rilievi antropometrici e somatici dei Ris è stato possibile individuare come possibile autore Rea. Quest’ultimo è ritenuto un elemento di spicco come la vittima con la quale era in contrasto.

L’esame dello stube ha rilevato la presenza di polvere da sparo sugli indumenti voleva a bruciare, tra cui i guanti, che aveva coperto anche con una busta di plastica per impedire che gli spari lasciassero tracce.

PUBBLICITÀ

“Anche questa volta – ha sottolineato il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri– la tecnologia si è rilevata importante, come importante e rilevante è stato l’esame dello stube che ha riscontrato la presenza di bario antimonio e piombo su indumenti. Lo studio delle immagini delle telecamere, ma anche l’altezza della persona, la sua camminata, e altri elementi hanno consentito una comparazione con persone con stessa altezza ed età, fino a una sovrapposizione, quasi come avviene con una comparazione tra impronte digitali”.

I RUOLI NELL’OMICIDIO MENNA

Tra gli arrestati Rea, ritenuto l’esecutore materiale del delitto, mentre Luigi Romano e Giorgio Bilangia avrebbero aiutato il presunto killer. Romano, in particolare, avrebbe incaricato Bilangia, suo dipendente, di consegnare degli effetti personali a Rea ed entrambi avrebbero mentito agli investigatori.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, lo scorso marzo Rea, col volto coperto da una mascherina, cappellino e guanti, armato di pistola, arrivò sul luogo dell’agguato a bordo di una Lancia Delta con targa clonata, guidata da un complice. Dopodiché il presunto killer scese dall’auto ed esplose diversi proiettili contro Manna a distanza ravvicinata. La vittima riuscì a ripartire, ma Rea lo inseguì, continuando a sparare, fino a via vicinale Ravioncello Ponticelli dove la Twingo finì contro un marciapiede.

A quel punto il killer, si è avvicinò e sparò a Manna in faccia, lasciandolo agonizzante, per poi risalire sulla Delta e scappare in direzione Ponticelli. I due abbandonarono l’auto nella zona Cittadella di Casoria, in via Marco Doria, proseguendo a piedi verso Casalnuovo, fino a che Rea venne prelevato, sempre a Casoria, in via Nazionale delle Puglie, da un Fiat Doblò guidato da una terza persona che lo condusse nel centro della città. Manna sarebbe poco dopo deceduto per le gravi ferite riportate.

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Rischia di annegare in piscina a Ischia, bimba salvata in extremis da bagnino e personale medico

Oggi pomeriggio i carabinieri della stazione di Casamicciola terme sono intervenuti all’interno di un parco termale dove per cause...

Nella stessa categoria