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domenica, Aprile 28, 2024
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In prima fila al cinema con le divise naziste, nella bufera cinque esponenti di Fratelli d’Italia

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“Abbiamo presenziato per una comparsa scenica con alcuni elementi delle associazioni d’arma e alcuni amici in uniforme storica”. Così in cinque si sono presentati in divisa nazista alla proiezione del film “Comandante” con Pierfrancesco Savino nel cinema di Spilimbergo (Pordenone). E non si è trattato di cittadini comuni, ma di esponenti locali di Fratelli d’Italia. Uno dei quali, Bruno Cinque, ha orgogliosamente rivendicato la scelta postando quel messaggio con un significativo corredo di foto.

Disposta un’interrogazione parlamentare per i cinque esponenti di FdI

Una dichiarazione che è stata rilanciata dalla sezione provinciale del Fante di Spilimbergo, con le foto del gruppetto con le divise del Reich e lo slogan “I Fanti sempre presenti”. Una scelta politica, dunque, (perché il film, diretto da Edoardo De Angelis, narra le gesta belliche di Salvatore Todaro, comandante del sommergibile Cappellini nella Seconda Guerra mondiale, e viene definito in un sottopancia “profondamente patriottico, che lavora a ridefinire il senso di una virilità consapevole e di un carattere nazionale realmente eroico”) che ha scatenato una bufera politica. Presentata un’interrogazione parlamentare.

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L’idea di proiettare “Comandante” è stata dell’associazione “Il Circolo”, col patrocinio del Comune, retto da una amministrazione di destra. La vicenda ha impiegato un paio di giorni per rimbalzare nell’arena dei social (il fatto è accaduto il 5 dicembre) ma poi è cresciuta diventando una slavina e coinvolgendo, immancabilmente, anche il mondo politico.

Le reazioni

Primo a intervenire è stato il segretario regionale di Sinistra italiana Sebastiano Badin, che ha annunciato una interrogazione parlamentare. Poi il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra e la deputata Debora Serracchiani, responsabile Giustizia del Pd.

“Ha un aspetto grottesco e preoccupante la messa in scena con divise naziste organizzata a Spilimbergo da esponenti di destra al film Comandante. L’altra sera le forze dell’ordine sono state fatte intervenire a Milano per identificare un cittadino che in teatro lancia un grido antifascista e quasi contemporaneamente un gruppo di cittadini possono presentarsi in un teatro in Friuli vestiti da militari della Whermacht, senza che nessuna autoritàabbia da dire o fare nulla. Chiediamo al ministro Piantedosi quale criterio si sia applicato nel primo caso e quale nel secondo”, ha affermato Serracchianni. A tutto ciò si è aggiunta la condanna del M5s.

E c’è chi difende Fratelli d’Italia

Sono giunte anche le reazioni a difesa dei Fratelli d’Italia. Il senatore Roberto Menia, storico esponente della destra, definisce Bruno Cinque “persona seria”, accogliendone la ricostruzione: una richiesta fatta dal cinema e rivolta a collezionisti. E comunque, a cominciare da La Russa che “non può andare alla prima della Scala che gli contestano qualcosa, ogni giorno ce n’è una…”. Dunque, Bruno Cinque, “lasciatelo in pace, povero Cristo”. Anche per il presidente di FdI Pordenone Emanuele Loperfido, quella di Spilimbergo non è stata una iniziativa politica, dunque, “la sinistra vede fantasmi e spara nel vuoto, a salve. E’ solo una scusa per attaccarci”.

 

 

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