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sabato, Aprile 27, 2024
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“Retrocessione e revoca scudetti”, la Juve trema dopo la richiesta del Codacons

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Il Codacons, coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e la tutela dei diritti di utenti e consumatori, entra a gamba tesa sulla Juventus dopo che la Procura di Torino ha ufficialmente aperto un’inchiesta che coinvolge il club bianconero indagato per falso in bilancio ed emissione di fatture per operazioni inesistenti.

“L’impianto accusatorio è molto grave e getta una luce sinistra sugli ultimi campionati di calcio anche perché, come sappiamo, vi è stato un vero e proprio predominio bianconero negli ultimi anni, terminato nell’anno passato – ha detto il Presidente Codacons, Marco Donzelli se la Juventus dovesse essersi illegittimamente avvantaggiata sui club rivali con operazioni di questo tipo allora verrebbe meno la regolarità degli ultimi campionati di calcio e, come conseguenza, la Federazione e l’Authority per la concorrenza del mercato dovranno intervenire e sanzionare i responsabili. Aldilà delle responsabilità individuali, il club non potrà andare esente da punizione. Per questo e a tutela di migliaia di tifosi presenteremo un esposto all’Antitrust ed alla Procura Federale chiedendo la retrocessione del club bianconero in Serie B e la revoca degli ultimi scudetti vinti con l’ombra di queste operazioni potenzialmente illecite”.

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Inchiesta bilanci, magistrati in pressing sull’avvocato custode dei segreti tra Juventus e Cristiano Ronaldo

I pm che indagano su tre anni di bilanci Juve e 282 milioni di plusvalenze fatte attraverso gli scambi di giocatori con altre squadre, hanno mandato la Guardia di Finanza a cercare questa “carta segreta” che Cherubini e Gabasio si sono lasciati sfuggire parlando al telefono quando il bomber portoghese aveva lasciato la squadra da qualche settimana per il Manchester United. L’ipotesi è che si tratti di una scrittura privata, che non risulta in via ufficiale, e che si riferisca “al rapporto contrattuale e alle retribuzioni arretrate” di CR7. Forse bonus sui compensi, o un accordo perché a Ronaldo fosse restituita parte delle mensilità volontariamente decurtate dai giocatori in periodo Covid.

Per ora il documento non è stato trovato. I finanzieri sono stati anche nell’ufficio di Gabasio venerdì sera immaginando che potesse averlo tra le sue carte, ma senza successo. L’avvocato che, colto di sorpresa, ha sollevato una questione di segreto professionale è in realtà a tutti gli effetti un dipendente Juve, e potrebbe essere uno dei prossimi testimoni convocati in procura nella settimana cruciale che si apre oggi tra l’analisi delle carte sequestrate e gli interrogato

 

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