25.6 C
Napoli
domenica, Aprile 28, 2024
PUBBLICITÀ

La banda della “Renegade” tradita da un complice, chi sono i quattro arrestati a Sant’Antimo

PUBBLICITÀ

Sono state ben 27 le rapine, tra consumate e tentate, dalla cosiddetta banda della “Renegade” nel corso dei primi mesi del 2023, ai danni di altrettanti esercizi sparsi tra le province di Napoli e Caserta.

In particolare, come riportato da Il Mattino, si segnalano una rapina a un distributore di benzina a Casaluce (bottino 7.860 euro), 17 minuti più tardi una rapina a un distributore di Sant’Antimo (300 euro), 5 minuti dopo al distributore di benzina di Sant’Arpino (350 euro presi dalla tasca di uno dei dipendenti), 8 minuti più tardi un supermercato, sempre a Sant’Arpino (2.275 euro prelevati dalle casse). E ancora, con una rapidità impressionante, una rapina a un distributore di carburante a Sant’Antimo (bottino 545 euro), due tentativi di rapina (uno in una farmacia di Grumo Nevano e un altro in un supermercato di Sant’Arpino) falliti per la presenza di casse automatiche, una rapina in un negozio di ottica sempre a Sant’Arpino (presi dodici paia di occhiali da sole e banconote di vario taglio). E inoltre, una rapina ai danni di una tabaccheria (500 euro presi dalla cassa), una in un distributore di carburante (banditi in fuga con 1.500 euro), una in un supermercato (via con 1.850 euro di incasso).

PUBBLICITÀ

Sgominata la banda della “Renegade” a Sant’Antimo, chi sono i quattro arrestati

La banda agiva con lo stesso modus operandi: a bordo di un’auto risultata poi rubata (una Jeep Renegade per i colpi di gennaio e una Renault Captur per quelli di febbraio) e armati di pistole e fucili a canne mozze, indossavano un passamontagna per coprire il volto mentre chi guidava aspettava i “colleghi” all’esterno. Il colpo più importante messo a segno fu a Casandrino il 7 gennaio 2023: in due, con il volto coperto, entrarono in una tabaccheria armati di un fucile a canne mozze e si fecero consegnare dal titolare un borsello contenente 30mila euro, oltre a documenti personali e bancomat. Durante il raid uno dei banditi ebbe anche il tempo di chiedere al complice di prendergli le sigarette dallo scaffale.

Gli arrestati sono Salvatore Perrella, napoletano di 20 anni; Salvatore Errico, aversano di 26 anni; Antonio Dell’Olmo, 30enne di Aversa; Michele Garofalo, aversano di 19 anni. Per i primi tre indagati, considerati il nucleo fisso della banda, il gip ha disposto la custodia cautelare in carcere; il quarto indagato, indicato come un complice occasionale, è agli arresti domiciliari.

La svolta nelle indagini grazie a un complice

La svolta nelle indagini si ebbe in occasione dell’ultima rapina commessa 10 minuti dopo la mezzanotte del 10 febbraio scorso, quando la banda prese di mira una cornetteria a Sant’Antimo. I carabinieri intervennero subito e attraverso le immagini della videosorveglianza notarono alcuni dettagli dell’abbigliamento dei rapinatori: i jeans strappati, bracciale bianco, una scritta sul cappuccio del giubbotto. Individuarono così un ragazzo, il più giovane del gruppo arrestato ieri, che iniziò a rendere sommarie informazioni, una sorta di ammissione.

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Esplosione ai Quartieri Spagnoli, scoperta la causa del crollo

Fuga di gas, esplosione e crollo ai Quartieri Spagnoli, fortunatamente solo tanta paura ma nessun ferito. Ieri diverse squadre...

Nella stessa categoria