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domenica, Aprile 28, 2024
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La morsa del clan Angelino su Caivano, accertati 36 episodi estorsivi in 7 mesi

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Figura anche un agente della Polizia locale del Comune di San Cipriano (Caserta), a cui i carabinieri e la Dda contestano il concorso esterno in associazione mafiosa, tra i 14 indagati arrestati oggi dai carabinieri di Castello di Cisterna. Si tratta dell’ausiliario del traffico Raffaele Cristiano

Con le indagini, che riguardano il periodo tra maggio e novembre 2023, i militari hanno riscontrato un vero e proprio rastrellamento delle realtà economiche del territorio (Caivano e zone limitrofe) da sottoporre a estorsione: sono infatti ben 36 gli episodi estorsivi consumati o tentati dal clan Angelino documentati. Alcuni dei destinatari delle misure cautelari sono ritenuti anche responsabili di avere favorito la latitanza del capo del gruppo criminale Antonio Angelino, detto “Tibiuccio”, individuato e arrestato il 9 luglio 2023.

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Quattordici persone, ritenute appartenenti alla criminalità organizzata di Caivano, in provincia di Napoli, sono state arrestate all’alba di oggi dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Castello di Cisterna.
Il gip di Napoli, si richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, ha emesso 13 custodie cautelari in carcere e una ai domiciliari.
I reati contestati, a vario titolo, sono associazione di tipo mafioso, estorsione e tentata estorsione, delitti aggravati dal metodo mafioso.
Al centro delle indagini le richieste di “pizzo” del clan Angelino ai danni di imprenditori e commercianti a Caivano e nei territori limitrofi.

Tibiuccio per il clan, ‘o Mast per il politico: i nomi in codice del boss Angelino

Il boss Antonio Angelino era una figura molto temuta sia all’interno del suo clan che nel mondo della politica di Caivano. I ras e gli affiliati lo chiamavano Tibiuccio ma era temuto e conosciuto anche gli ambienti nella società civile. Non lascerebbe spazio ai dubbi la conversazione captata tra l’ex assessore Carmine Peluso e una donna durante la quale emerge la deferenze del politico verso il capoclan: «Ho detto Mimmù io non solo ti faccio lavorare poi devo passare questo poco ….. “Mimmù” qua se ci vede qualcuno, a te ti sciolgono ti mandano a casa, ti arrestano io a me, l’amministrazione e la sciolgono associazione camorristica a questi li arrestano a tutti quanti. Guagliù ma voi vi foste scemoniti , qua stiamo a fare le stronza …. Mimmù tu sei andato a prendere i soldi a casa, hai dato i soldi a questo in mia presenza. Mimmù qua si passano i guai” …. “ma veramente … ma poi tutti quanti, cioè è venuto “o’mast”, i due “guagliuni stretti” ( fidati ndr) e il suo autista sua, ma tu hai capito chi ci sta qui dentro?, imprenditore e politica, cioè proprio il fiore all’occhiello, proprio un servizio…».

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