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domenica, Aprile 28, 2024
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“La Sonrisa siamo noi” il corteo dei dipendenti del ‘Castello delle Cerimonie’

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Corteo questa mattina dei dipendenti dell’Hotel La Sonrisa dopo la confisca avvenuta la scorsa settimana con una sentenza della Corte di Cassazione. I lavoratori si sono presentati con le divise da lavoro all’ingresso del “Castello”. A guidare la manifestazione anche Ferdinando Romeo e Gaetano “Nino” Davide, divenuti volti noti per la loro partecipazione al reality show su Real Time.

I manifestanti chiedono che la struttura non chiuda definitivamente. Gaetano Davide, ai microfoni di Fanpage.it, ha spiegato: “Siamo troppo legati a tutto quello che vedete qui, dalla famiglia al castello. È un puzzle perfetto che sta così da 35 anni. Se si tocca, se ne viene tutto a pezzi. È perfetto ma fragile. Parliamo di 300 famiglie che dipendono dal lavoro al Castello, se facciamo i conti parliamo con tutto l’indotto di 2.000 persone. Prendetevi la responsabilità di mandarli in strada…”.

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Intanto oggi ci sarà l’incontro tra i lavoratori e la sindaca di Sant’Antonio Abate Ilaria Abagnale. Quest’ultima, una volta giunta la notifica della sentenza ed effettuati gli adempimenti di rito, non potrà fare altro che applicare la sentenza.

Confisca per l’hotel La Sonrisa, arriva la mazzata definitiva per il ‘Castello delle Cerimonie’

Diventa esecutiva, con una sentenza della Corte di Cassazione emessa ieri, la confisca de ‘La Sonrisa’, grande struttura ricettiva che si trova a Sant’Antonio Abbate, diventata molto conosciuta al pubblico come ‘location’ di una nota serie tv andata in onda su Real Time e dedicata ai festeggiamenti per i matrimoni e altre ricorrenze. La Suprema Corte, oltre a rendere esecutiva la parte della sentenza inerente la confisca, ha anche sancito la prescrizione dei reati contestati agli indagati.

La vicenda giudiziaria della Sonrisa è iniziata nel 2011: gli inquirenti contestarono una lunga serie di abusi edilizi realizzati, secondo le indagini, a partire dal 1979, su un’area ampia oltre 40mila metri quadri.

La confisca interessa gli immobili e i terreni su cui sorge la struttura ricettiva, che saranno acquisiti nel patrimonio immobiliare del Comune di Sant’Antonio Abate. Con la sentenza del tribunale di Torre Annunziata, emessa nel 2016, venne condannata a un anno di reclusione Rita Greco, defunta moglie del “Boss delle Cerimonie” Tobia Antonio Polese, e per Agostino Polese, suo fratello, che ricopriva la carica di amministratore della società. La sentenza di primo grado venne riformata in parte dalla Corte d’Appello di Napoli e da ieri la sentenza è passata in giudicato con il pronunciamento della Cassazione.

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