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domenica, Aprile 28, 2024
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Le vittime del racket in un menù, l’ordine dal carcere del boss delle Salicelle

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Tre uomini parlavano di menù, partecipazione e lista ma non stavano organizzando il matrimonio di un loro figlio, bensì, le estorsioni agli imprenditori di Afragola. Il retroscena sul racket imposto dal boss Nicola Luongo emergerebbe nell’ultima ordinanza di custodia cautelare che ha inferto un duro colpo agli eredi del clan Moccia.

Secondo le indagini della Dda il capoclan della Salicelle era detenuto insieme a due ras della mala afragolese e proprio dal carcere avrebbero stilato un elenco contenente i nomi delle vittime a cui imporre il pizzo. Dalle intercettazioni disposte dalla Procura di Napoli i compagni di cella avrebbero usato parole in codice per riferirsi alla lista delle vittime la stessa poi sarebbe stata consegnata al ras Vittorio Parziale.

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NON ERA IL MENU’ DEL MATRIMONIO

Il giovane reggente avrebbe ricevuto direttive dal patrigno Luongo in merito alle attività criminali da condurre sul territorio di Afragola. Quindi le conversazioni sul menù avrebbero riguardato l’elenco degli imprenditori da vessare, stesso sinistro riferimento sarebbe stata dato alle parole partecipazione e lista. Invece l’attività di racket sarebbe stata indicata con i termini il giro e la camminata.

LE INTERCETTTAZIONI DEL BOSS LUONGO

Da un’intercettazione, risalente al giugno 2021, emergerebbe una richiesta esplicita del boss de rione Salicelle al suo figliastro: “Eh e mi raccomando prendi il menù e fatti il giro”.  In un’altra circostanza Parziale avrebbe rivelato le sue preoccupazioni al boss in merito al suo rivale Giuseppe Sasso tanto da evitare il giro delle estorsioni: “No…. quello ancora la devo iniziare ho capito già quello che devo fare però ancora devo iniziare omissis., perché voglio risolvere questa cosa qua…. perché se faccio questo…, omissis… se faccio prima questo…. il menù… se faccio prima in menù apro apro omissis… se faccio prima il menù apro gli occhi a questi qua….omissis…e possono avere loro una reazione….omissis… invece io devo avere prima io la reazione….. e poi vado là…..”.

L’OPERAZIONE ALLE SALICELLE

Lo scorso 19 dicembre la Polizia di Stato e i Carabinieri hanno dato esecuzione a una misura cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 26 indagati. Le persone coinvolte sono state ritenute gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di droga, estorsione, rapina e detenzione e porto illegali di armi da guerra e comuni da sparo. All’esito dell’attività investigativa, svolta dal Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna, dalla Squadra Mobile di Napoli, dal Commissariato di Afragola e dalla Stazione Carabinieri di Afragola, sarebbero emerse le attività degli eredi del clan Moccia.

I NOMI DEGLI ARRESTATI

Disposti gli arresti Nicola Luongo, Christian Luongo, Alfonso Crisi, Giovanni De Pompeis, Pietro De Filippis, Annamaria De Luca, Antonietta Parziale, Veronica Parziale, Gennaro Aristiaco, Vincenzo Corsini, Antonio Martinucci, Francesco Rossi, Vincenzo Campanile, Luigi Grieco, Carlo Castellacci, Raffaele Fusco, Alessandro Sottoferro, Antonio Raucci, Michele Bizzarro, Domenico Marrone, Federico Maldarelli. 

Disposti gli arresti domiciliari per Ciro Sannino, Antonio Mosella, Alberto Carillo, Roberto Maugieri, Luciano Santoro, Francesco Graziano, Pasquale Varriale. Indagato a piede libero Vittorio Parziale. 

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Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.
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