Si è spento all’età di 91 anni il maestro Roberto De Simone, figura centrale e indimenticabile della musica e della cultura napoletana. Da tempo malato, è venuto a mancare nella sua abitazione, circondato dall’affetto di pochi familiari, tra cui la sorella Giovanna e il nipote Alessandro, docente al conservatorio San Pietro a Majella. La notizia, partita dalle stanze dell’antico palazzo De Gregorio di Sant’Elia, si è rapidamente diffusa, suscitando profondo cordoglio nel mondo musicale e culturale di Napoli e ben oltre i confini della città.
I funerali al Duomo di Napoli
Le esequie si terranno mercoledì 9 aprile alle ore 16 nel Duomo di Napoli celebrate dal cardinale Mimmo Battaglia. La scelta di una location così prestigiosa lascia presagire la quantità di cittadini che si riverseranno nelle strade limitrofe per rendere omaggio al maestro Roberto De Simone. Per il 9 aprile è stato proclamato il lutto cittadino.
Le parole di Manfredi
Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi ha espresso così il suo cordoglio: “Siamo profondamente addolorati per la morte del maestro Roberto De Simone. Napoli perde un riferimento culturale che ha saputo portare nei decenni la nostra città in giro per il mondo, coniugando le antiche tradizioni con una straordinaria attitudine innovativa. A De Simone eravamo strettamente legati, consapevoli della sua grandezza artistica: per i suoi 90 anni, durante i festeggiamenti del Capodanno, a San Domenico Maggiore gli dedicammo un omaggio nell’ambito del progetto ‘Napoli Città della Musica’. Il concerto ‘Natale a Napoli alla Corte di Carlo di Borbone’ – realizzato dall’orchestra La Nuova Polifonia diretta da Alessandro De Simone insieme al coro Ensemble Vocale di Napoli – rappresentò un momento molto emozionante. Napoli e l’Amministrazione comunale ricorderanno De Simone come merita, per il suo apporto alla cultura italiana ed internazionale. Nell’ambito del compleanno per i 2500 anni della città, avevamo già previsto una mostra per ripercorrere la sua produzione al San Carlo”.
Chi era Roberto De Simone
Musicista, musicologo, compositore, regista, antropologo, studioso delle tradizioni popolari, De Simone è stato animatore e fondatore nel ’67 della Nuova Compagnia di Canto Popolare, direttore artistico del San Carlo dal 1981 al 1987 e direttore del conservatorio di San Pietro a Majella dal ’95 al ’99. Tra le sue opere “Gatta Cenerentola”, “L’Opera Buffa del Giovedì Santo”, e poi “Masaniello”, “Mistero Napolitano”, “La Festa di Piedigrotta” senza citare altre sue creazioni più strettamente musicali come il “Requiem in memoria di Pier Paolo Pasolini”, la cantata drammatica “Populorum Progressio”, la “Lauda Intorno allo Stabat”.
O gli spettacoli creati per il San Carlo come la “Festa Teatrale” per i 250 anni del teatro, lo “Stabat Mater” con la voce dolente di Irene Papas o “Eleonora”, composta per il bicentenario della sfortunata rivoluzione napoletana, con la Pimentel Fonseca affidata al volto di Vanessa Redgrave. E le tante regie liriche, per la Scala (spesso con Riccardo Muti sul podio), per il San Carlo, regie legate molto spesso a capolavori dimenticati del Settecento napoletano di cui è stato cultore e appassionato divulgatore sempre con un occhio attento alla tradizione, a un teatro popolare e colto.