Massimo Troisi è nato San Giorgio a Cremano il 19 febbraio del 1953. Il padre è ferroviere e la madre casalinga. La famiglia è numerosa: Troisi è il più piccolo di sei figli.
Tantissimi artisti gli hanno dedicato post e dediche, come ad esempio. “Domani è l’anniversario della morte del mio amico Massimo Troisi…Artista immenso….”.
Sin da piccolo emergono problemi di salute al cuore. Nel 1976, anche grazie a una raccolta fondi promossa dal quotidiano Il Mattino, Troisi vola a Houston per una prima operazione cardiaca.
Tornato dagli Stati Uniti, Troisi ricomincia l’attività già avviata negli anni precedenti: fa parte di alcuni gruppi teatrali. Da uno di essi (I Saraceni) nascerà La Smorfia.
La Smorfia, oltre che da Troisi, è composta da Lello Arena ed Enzo Decaro. Dopo essersi esibiti al teatro Sancarluccio di Napoli, iniziano a ottenere i primi successi. Fino a quando la televisione non si accorge di loro.
A notarli sono il regista Enzo Trapani e Giancarlo Magalli (allora autore), che cercavano nuovi talenti comici per la trasmissione della Rai “Non Stop”. La Smorfia diventa un fenomeno nazionale; i tre sono protagonisti anche di Luna Park, programma condotto da Pippo Baudo.
Il trio si separa all’inizio degli anni ’80, dopo pochi anni di attività. Troisi intraprende una nuova strada: il cinema. Esordisce alla regia nel 1981, con “Ricomincio da tre”. La pellicola è una successo clamoroso (nella foto Troisi con un altro simbolo della napoletanità, Diego Maradona).
Il suo secondo lungometraggio è “Scusate il ritardo”. Nel 1984 firma, insieme a Roberto Benigni, “Non ci resta che piangere”. Quello con l’attore toscano è una delle tante collaborazioni di prestigio per Troisi; fra le altre c’è quella con Pino Daniele, che firma le colonne sonore dei suoi film.
I suoi ultimi film come regista sono “Le vie del Signore sono finite”, del 1987, e “Pensavo fosse amore… invece era un calesse”, del 1991.
Tra la fine degli anni ’80 e l’inizio del decennio successivo recita anche in tre pellicole di Ettore Scola: “Splendor”, “Che ora è?” e “Il viaggio di Capitan Fracassa”