18.8 C
Napoli
domenica, Aprile 28, 2024
PUBBLICITÀ

Choc a Giugliano, medico nega un certificato e viene pestato: “Ho solo rispettato le regole”

PUBBLICITÀ

Un’amarezza profonda per essere stato aggredito «semplicemente perchè ho voluto che si rispettassero le regole. Per la mia inflessibilità, mi ritrovo con dei bozzi in testa e sulla fronte dopo essere stato presi a pugni. E sapete perchè? Per non aver rilasciato un certificato che non potevo e dovevo certo rilasciare io». Da ieri mattina il dottor Giovanni Galluccio, medico di 54 anni di Giugliano con uno studio in via Casacelle frequentato da parecchi pazienti, non si dà pace per quanto subito. A dare conto dell’accaduto ieri per prima, l’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate.

Il medico di medicina generale nella mattinata di venerdì è stato vittima di un vero e proprio pestaggio da parte di un ragazzo di 20 anni circa, arrivato al suo studio con la compagna. I due giovani hanno richiesto che il dottor Galluccio rilasciasse un certificato che permettesse al padre di lei di essere dimesso dall’ospedale Cardarelli, dove era ricoverato a seguito di un incidente e preso in cura dai medici di quel nosocomio. Al diniego, motivato, del medico giuglianese l’uomo si è scagliato contro il professionista prendendolo a pugni ripetutamente e ferendolo al capo.

PUBBLICITÀ

La parola al medico

Il dottor Giovanni Galluccio, ancora scosso e in convalescenza, è loquace con la stampa e ne spiega il motivo. «Bisogna far capire a più persone possibili cosa spesso subiscono i medici ed è giusto che la stampa riporti come noi attualmente lavoriamo. Io ho 54 anni e sono in salute ma immaginate se l’aggressione l’avesse subita un dottore di 70 anni come sarebbe andata a finire? L’ho detto ai carabinieri di Giugliano che ringrazio: andate dai medici negli studi, spesso sono lasciati soli con i loro pazienti».

L’episodio

Medico di medicina generale esperto, Giovanni Galluccio rievoca quegli attimi di paura di ieri mattina. «I due ragazzi sono venuti da me chiedendo a me un certificato che permettesse al padre di lei, che è mio paziente, di essere dimesso dal Cardarelli. Io ho spiegato loro che non potevo farlo, avrei prodotto un atto falso senza alcune voci. D’altronde non avevo nessuna carta che mi attestasse la data d’ingresso all’ospedale dell’uomo. Come potevo soddisfare la loro richiesta di mettere il paziente in malattia? Era il medico dell’ospedale Cardarelli a dover firmare le dimissioni con luogo, data, codice fiscale».

Da lì a poco, l’inferno. «La discussione con la coppia l’hanno ascoltata anche gli altri pazienti che erano lì presenti per delle visite. La mia intenzione era di spiegare con calma quale fosse la procedura da adottare e, per stare più sereni, avevo deciso di chiudere la porta e parlare con la figlia dell’uomo ricoverato al Cardarelli. Invece – è il racconto del dottor Galluccio – il ragazzo ha esplicitamente detto “io non me ne vado, resto qui”. Tornato a spiegare la procedura, questo giovane grande e grosso mi ha all’improvviso preso a pugni. Ho cercato di parare i colpi ma era complicato, la forza era così bruta che mi ha lasciato dei segni alla testa e a parte del volto. Non contento, dopo essere uscito, lo stesso ragazzo ha continuato a minacciare tutti compresi quelli che erano intervenuti per mettere fine al pestaggio. Qualcuno dei presenti è andato via letteralmente spaventato»

Lo spavento ha coinvolto anche una specializzanda all’ultimo anno di medicina impegnata a fare pratica nello studio del dottor Galluccio. «Assistendo a una scena del genere, come le può venire voglia di fare questo mestiere qui curando la gente?».

Le indagini e la voglia di tornare

Le indagini sull’incresciosa storia sono affidate dai carabinieri della Compagnia di Giugliano mentre il dottor Galluccio preannuncia: «Voglio capire quale medico deve preparare l’atto di dimissioni del padre della ragazza dall’ospedale Cardarelli e che invece non l’ha fatto. Si poteva anche fare su carta intestata senza dimenticare che gli accertamenti sullo stato dei pazienti c’è l’Inps a poter intervenire».

Il dottor Giovanni Galluccio cerca di guardare avanti superando lo shock. «Io spero di tornare il prima possibile dai miei pazienti, è questa la mia volontà. I medici di famiglia sono anche confidenti dei pazienti, siamo gli unici spazi medici dove le porte sono sempre aperte, anche più di un pronto soccorso. Io faccio 1300-1400 visite al mese, nell’Asl Napoli 2 Nord se ne vanno 12.000 al giorno. Abbiamo un compito gravoso, ci consentano di farlo al meglio».

La posizione di Medici Senza Carriere e Nessuna Tocchi Ippocrate

Salvatore Caiazza commentando a margine l’episodio di ieri mattina a Giugliano, afferma: «Questa è l’ennesima aggressione che un medico di medicina generale ha dovuto subire per il modus operandi, tutto napoletano e campano, da parte dei medici specialisti ospedalieri, di reparto e di Pronto Soccorso, degli specialisti ambulatoriali interni convenzionati ASL e dei liberi professionisti». Caiazza si riferisce alla «omissione la certificazione telematica di malattia, innescando il conflitto medico di famiglia – paziente, o, peggio, di inviare di proposito il paziente dal proprio medico di medicina generale, che può sfociare, come oggi, al grave episodio di violenza, mettendo a rischio anche la vita stessa del medico. È ora che i responsabili di tali episodi vengano punti con pene esemplari, compresi quei medici che innescano, con il loro reato di omissione d’atto d’ufficio, i gravi episodi di violenza. Ci appelliamo all’Autorità Giudiziaria e al Consiglio di Disciplina dell’Ordine dei Medici-Chirurghi. della Provincia di Napoli, affinché prendano ad horas i dovuti provvedimenti».

Dall’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate affermano, dopo aver segnalato l’episodio: «Drappelli nel Pronto Soccorso e parallelamente colleghi di medicina generale restano soli davanti al nemico. Tutele per tutti».

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

Antonio Sabbatino
Antonio Sabbatino
Iscritto all'Albo dei pubblicisti dall'ottobre 2012, ho sviluppato nel corso degli anni diverse competenze frutto dell’esperienza sul campo in ambito politico, sociale e di cronaca, sia bianca che nera. Sono stato conduttore radiofonico di programmi musicali presso Radioattiva, radio web napoletana e redattore e collaboratore di diverse testate online. Attualmente sono inviato per il quotidiano Roma, il più antico giornale napoletano, di InterNapoli.it che rappresenta una delle realtà più dinamiche del panorama giornalistico napoletano, campano, la neonata testata Tell che approfondisce i grandi temi politico-sociali a più livelli e Comunicare il Sociale rivista specializzata di Terzo Settore.
PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Si torna a sparare a Napoli est, pregiudicato gambizzato in strada

Torna la tensione a Ponticelli. Ieri pomeriggio Antonio Meo, classe 1972, è stato gambizzato in strada da sconosciuti in...

Nella stessa categoria