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venerdì, Aprile 26, 2024
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Minacce, intimidazioni e colpi di pistola contro il parroco napoletano: trasferito dalla Diocesi

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«Ho dovuto rassegnare le dimissioni, sebbene con molto dispiacere, perché sono molto legato a Pascarola e alla sua comunità di fedeli. Ma per la mia sicurezza e per ristabilirmi sia fisicamente che psicologicamente, dopo quanto accaduto in seguito a mie denunce, e con l’aiuto, il confronto e il supporto dei miei superiori, ho capito che dovevo necessariamente prendere questa decisione». A parlare sulle pagine de Il Mattino è Don Salvatore Verde, il parroco spiega perché dopo solo 3 anni ha dovuto lasciare la parrocchia di San Giorgio Martire a Pascarola, frazione di tremila abitanti nel territorio comunale di Caivano. Il racconto fatto sulle pagine del quotidiano napoletano (qui l’articolo completo) è da brividi. Una serie di episodi inquietanti che hanno portato il vescovo Spinillo a trasferirlo per la sua incolumità. Il primo grave episodio arriva nel 2018 quando spariscono da una casa famiglia della zona due bambini che frequentavano la parrocchia.

Il parroco denuncia tutto al Tribunale dei Minori e quasi in coincidenza arrivano le prime minacce con un’auto bruciata e il ritrovamento di un fucile. Poi il parroco si adopera per difendere un bimbo di soli quattro mesi, vittima di maltrattamenti da parte del compagno della madre, che dopo la mia denuncia è stato trasferito in una casa famiglia. Poco dopo la denuncia viene completamente devastata la canonica, e sono state portate via due cassaforti dove erano riposti circa tremila euro, provento delle donazioni dei fedeli. Fino a un ultimo episodio,  che risale allo scorso 13 settembre, che ha fatto scattare la decisione da parte dei suoi superiori.

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«Mentre tornavo a casa con la mia auto, intorno alle 21.30, sulla Strada Sannitica, in genere molto buia a quell’ora, una vettura a fari spenti mi lampeggia e suona, come per chiedermi di fermarmi. Credendo che fosse qualcuno dei miei parrocchiani che avesse bisogno di aiuto ho accostato e sono sceso per capire cosa stesse accadendo. Sono scesi da quella vettura due uomini: uno ha esploso in aria due colpi di pistola, poi entrambi sono risaliti in auto per poi fuggire via velocemente».

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