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venerdì, Aprile 26, 2024
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Mostro di Loch Ness, svelata la verità sulla sua esistenza: la scoperta dal test del Dna

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Il mostro di Loch Ness? In realtà era, o almeno potrebbe essere, un’anguilla gigante. È la conclusione dopo il test del Dna nelle acque del lago scozzese da parte dei ricercatori dell’università di Otago, Nuova Zelanda: nessun dinosauro dunque (precisamente plesiosauro del Giurassico), né storioni, pesci gatto giganti o mostruosi squali. Il celebre ‘mostro’ del lago potrebbe essere un’anguilla gigante, riprendendo tra l’altro una delle prime teorie fatte dopo i primi avvistamenti negli anni ’30, teoria presto abbandonata.

Analizzando il Dna prelevato dai campioni d’acqua, gli studiosi hanno trovato tracce di numerose specie: 11 di pesci, tre di anfibi, 22 di uccelli e 19 di mammiferi. Non è mancata qualche sorpresa. È emersa infatti una grande diversità di microorganismi, prima sconosciuti, tra cui alcuni che di solito vivono in acque salate, mentre altri devono ancora essere identificati. «Loch Ness è immenso e i segnali del Dna nell’acqua si dissolvono rapidamente. C’è la possibilità che i campionamenti siano stati fatti nel posto sbagliato nel momento sbagliato o che il metodo utilizzato non possa rilevare Nessie perché la sua sequenza di Dna non coincide con nessuna di quelle presenti nel database», precisano i ricercatori. Per gli appassionati di Nessie c’è dunque ancora speranza.

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«Abbiamo trovato una gran quantità di Dna di anguille, abbondanti in molti dai campioni raccolti in diversi punti del lago», aggiungono i ricercatori. «Anche se le teorie di rettili estinti hanno preso il sopravvento, in realtà ci sono state continue segnalazioni di anguille molto grandi». Il Dna delle anguille europee presenta però un altro problema, dal momento che questa specie di solito non supera 1,5 metro di dimensioni, mentre secondo chi avrebbe visto Nessie, le sue dimensioni sarebbero state ben maggiori. I dati raccolti in questo studio non mostrano le dimensioni delle anguille nel lago, ma va tenuto presente che nel 1865 fu avvistato nel lago di Leurbost un serpente marino gigante, simile ad un’anguilla, che quindi probabilmente era un’anguilla.

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