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domenica, Aprile 28, 2024
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Napoli. Vedova e mamma di un figlio malato di leucemia sfrattata, l’appello di Nunzia: “Aiutateci”

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Sfrattata dalla casa in cui vive con tre figli minorenni a carico, di cui uno malato di leucemia, senza la possibilità di trovare un alloggio alternativo per via di una situazione economica proibitiva. È la triste storia – l’ennesima in città che sta vivendo una vera e propria emergenza abitativa acuita dalle speculazioni immobiliari in questi anni di boom turistico lasciando numerose famiglie in strada soprattutto nell’area del centro storico –  di Annunziata Vitolo, vedova residente in vico dei Monti 3 nei pressi del corso Vittorio Emanuele.

La storia di Nunzia

Dopo la morte del marito la donna ha dovuto far fronte alle spese di casa senza la certezza di entrate fisse e con la battaglia da combattere al fianco di C.C., suo figlio leucemico di soli 11 anni. La difficile condizione sia finanziaria che domestica ha portato come nefasta conseguenza quella dell’impossibilità per la Vitolo di pagare le restanti rate del mutuo della sua abitazione. Come accade in questi casi, la banca è subentrata nella titolarità dell’appartamento poi venduta dopo essere stata messa all’asta. Nonostante la concessione di una proroga sino al 5 marzo, termine sino al quale potrà restare in casa con i figli, Annunziata vive un doppio dramma anche perché suo figlio malato continua ad avere bisogno di cure. D’altronde la diagnosi dei medici del Pausillipon, datata 2014, parla chiaro: C.C “è affetto da Leucemia Linfoblastica Acuta’’, con l’adolescente sottoposto ad un ciclo di chemioterapie. Non solo, sino almeno ad ottobre 2019, il ragazzino dovrà effettuare “ravvicinati controlli clinici laboratoristici e strumentali, allo scopo di monitorare la comparsa di eventuale ricaduta della malattia o di complicanze tardive secondarie alla chemioterapia’’.

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Le dichiarazioni

La donna, parlando ad InterNapoli.it, lancia un appello alle istituzioni: «Chi può intervenga per darci una mano. La situazione della nostra famiglia è complicata, io lavoro saltuariamente ma soprattutto devo prendermi cura dei miei figli ed anche di C., che ha la leucemia». Proprio la condizione di salute difficile del ragazzino, rende difficile anche cercare un nuovo alloggio. «È così – aggiunge Annunziata – C. per alcuni periodi ha bisogno di vivere in un luogo asettico, da solo ed anche andare da parenti o conoscenti diventa problematico. Per non parlare degli affitti, tra l’altro aumentati: quando vedono condizioni familiari come la nostra, in tanti preferiscono dare la casa ad un altro».

La battaglia

Al fianco della donna e della sua famiglia, con un sit-in tenuto stamattina dinanzi l’abitazione di vico dei Monti 3, i membri del comitato “Magnammece o Pesone’’ impegnato da sempre nella battaglia per il diritto all’abitare a Napoli, un problema grosso ma sottovalutato. «Devono cessare la violenza del denaro e della speculazione a cui noi ci opponiamo – affermano Alfonso De Vito e gli altri esponenti di “Magnammece o Pesone’’ – la vicenda della signora Vitolo è quella di altre migliaia di famiglie napoletane. La casa è un diritto». Alfonso De Vito aggiunge come in città a tutt’oggi ci siano «circa 1600 sfratti esecutivi mentre le varie istituzioni continuano a non dare risposte sul tema. Come al solito la mobilitazione è partita dal basso, con i comitati di quartiere e il nostro impegno. Ma va trovata una soluzione al livello politico, altrimenti la questione non sarà mai risolta».

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