Omicidio D’Alpino, niente ergastoli per i sei imputati del clan Buonerba. Come riportato da Giustizianews24.it i giudici della prima sezione della corte d’Assise d’Appello di Napoli hanno cancellato il carcere a vita per i sei imputati, che già nel processo con rito abbreviato, avevano reso delle dichiarazioni in ordine alle accuse loro contestate, hanno perfezionato la ‘confessione’ – limitata alle proprie responsabilità – nel corso del processo di secondo grado. Non solo. I giudici hanno anche escluso l’aggravante della premeditazione.
Vent’anni dunque sono stati decretati per Gennaro Buonerba, Antonio Amoroso e per Luigi Criscuolo. Lo sconto di pena ha interessato anche Assunta Buonerba, Luigi Scafaro e Salvatore Mazio. Tutti gli imputati, ad eccezione di Assunta Buonerba, sono stati riconosciuti colpevoli anche per associazione di stampo mafioso. L’omicidio di Salvatore D’Alpino ‘o brillante avvenne il 31 luglio del 2015 in piazza Mancini. Nel raid rimase ferito anche il 37enne Sebastiano Carlarelli che era estraneo all’agguato. La scena venne riprese dalle telecamere di un sistema di sorveglianza che permise agli investigatori di risalire ai responsabili. All’epoca tra i Buonerba, detti ‘capelloni’, e i Sibillo era in corso una guerra per il controllo del territorio.