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venerdì, Aprile 26, 2024
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[Video]. Omicidio Della Corte, i familiari: “Temiamo un ulteriore sconto di pena in Cassazione”

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«Chiediamo per l’ennesima volta giustizia. La stessa giustizia che ci ha traditi diminuendo di due anni la già misera pena iniziale di 16 anni e mezzo e il permesso premio concesso a uno degli assassini di mio padre». A lanciare l’appello è Giuseppe Della Corte, figlio di Francesco il vigilante rimasto ucciso nel marzo del 2018 all’esterno della metropolitana di Piscinola a seguito di un’aggressione.  Responsabili della morte di “Ciccio” tre ragazzi: Luigi CarrozzaKevin Ardis e Ciro Urzillo. Il prossimo 23 novembre si celebrerà a Roma un nuovo processo in Cassazione e la preoccupazione della famiglia è che ci sia un ulteriore sconto di pena come avvenuto in precedenza. Dopo la condanna a 16 anni e mezzo nei primi due gradi di giudizio, La Cassazione annullò le precedenti condanne. Il successivo appello ridusse la pena a 14 anni escludendo l’aggravante per i tre giovani, all’epoca dei fatti tutti minorenni.

La preoccupazione della famiglia Della Corte

Ora, in vista della sentenza del 23 novembre, la famiglia di Francesco Della Corte non nasconde le preoccupazioni per un eventuale nuova diminuzione della condanna per Carrozza, Ardis e Urzillo, residenti a Piscinola, che colpirono il vigilante utilizzando oggetti contundenti. «Le sensazioni sono distruttive – afferma con un velo di tristezza Giuseppe – Ci ritroviamo di nuovo ad affrontare il tema della valutazione della pena per gli assassini di mio padre. Ogni volta che proviamo a ripartire, ci troviamo dinanzi a questo grado di giudizio con la richiesta di sconto di pena ai killer». Giuseppe aggiunge: «Già ritenevamo misera la pena di 16 anni e mezzo, figurarsi quella di 14 anni e figurarsi se ci sarà un ulteriore sconto. È chiaro che nulla può ripagare il nostro dolore ma almeno, e lo faccio per l’ennesima volta, chiedo giustizia».

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Nonostante tutto, dice ancora il figlio di Francesco Della Corte, «resto fiducioso. Almeno spero che con questa sentenza in Cassazione del 23 novembre si possa chiudere un cerchio con una condanna giusta e mettere fine alle nostre sofferenze, perché ogni volta tornare in Tribunale è come spargere sale sulle ferite».

Il caso del permesso premio

Fece il giro dell’Italia e non solo la notizia pubblicata in esclusiva da InterNapoli.it del permesso premio concesso due anni fa a Ciro Urzillo, detenuto nel carcere di Airola, per festeggiare i 18 anni. «Non abbiamo saputo più nulla delle indagini che l’allora ministro della Giustizia Alfonso Bonafede aveva annunciato. Speriamo di ricevere qualche notizia al più presto, vogliamo delle risposte» conclude Giuseppe Della Corte.

 

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Antonio Sabbatino
Antonio Sabbatino
Iscritto all'Albo dei pubblicisti dall'ottobre 2012, ho sviluppato nel corso degli anni diverse competenze frutto dell’esperienza sul campo in ambito politico, sociale e di cronaca, sia bianca che nera. Sono stato conduttore radiofonico di programmi musicali presso Radioattiva, radio web napoletana e redattore e collaboratore di diverse testate online. Attualmente sono inviato per il quotidiano Roma, il più antico giornale napoletano, di InterNapoli.it che rappresenta una delle realtà più dinamiche del panorama giornalistico napoletano, campano, la neonata testata Tell che approfondisce i grandi temi politico-sociali a più livelli e Comunicare il Sociale rivista specializzata di Terzo Settore.
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