La prima sezione della Corte d’Assise di Palermo, presieduta da Sergio Gulotta, ha condannato all’ergastolo Salvatore Baglione, ritenuto colpevole dell’omicidio della moglie Piera Napoli.
PIERA NAPOLI UCCISA DAL MARITO, L’ACCADUTO
I fatti risalgono al 7 febbraio 2021. Baglione era accusato di aver ucciso a coltellate la moglie Piera Napoli, giovane cantante neomelodica. Subito dopo l’omicidio, l’uomo si era consegnato ai Carabinieri e aveva subito confessato l’omicidio. Considerato lucido al momento della deposizione, per lui i giudici non hanno ritenuto di dover valutare alcuna forma di attenuante e hanno per questo emesso sentenza di condanna alla massima pena, così come chiesto dalla Procura.
Dopo aver ucciso la moglie nel bagno di casa, Baglione si era ripulito del sangue e aveva accompagnato i figli, appena svegli, a casa della nonna per risparmiargli di assistere alla scena che gli si sarebbe presentata davanti. La coppia risiedeva nel quartiere Cruillas della città di Palermo.
L’INNEGGIAMENTO AL “RISPETTO”
Baglione aveva quasi rivendicato il delitto, con un post su Facebook dedicato al “rispetto” e, come immagine di sfondo, Robert De Niro: sospettava infatti un tradimento da parte della donna.
La decisione dei giudici è arrivata dopo 4 ore di camera di consiglio. La famiglia della donna si era costituita parte civile assistita dagli avvocati Massimiliano Ficarra, Francesca Legnazzi e Silvana Terrasi.
