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venerdì, Aprile 26, 2024
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Paolo Rossi e quel ‘no’ al Napoli, fischi e striscioni quando venne al San Paolo

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Paolo Rossi e quel ‘no’ al Napoli, fischi e striscioni quando venne al San Paolo. Il mondo del calcio piange oggi la scomparsa di Paolo Rossi, una bandiera di questo sport. L’ex attaccante ha indossato maglie importanti come quelle di Milan e Juventus. Ma soprattutto ha vestito quella della Nazionale e guidato gli azzurri alla vittoria del Mondiale di calcio dell’82.

Oggi anche il Napoli ha voluto omaggiarlo attraverso i propri social con un messaggio di cordoglio per la famiglia del campione. Di seguito le parole diramate attraverso i propri canali social: “Il Presidente Aurelio De Laurentiis, l’allenatore Gennaro Gattuso e tutta la SSC Napoli, si uniscono al dolore della famiglia Rossi per la scomparsa del caro Paolo, grande campione e simbolo della Nazionale nel Mondiale del 1982”.

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Quando Paolo Rossi rifiutò il Napoli

Uno degli aneddoti più particolari della sua carriera riguarda proprio il Napoli. Nell’estate del 1979, di proprietà del Vicenza – che per lui aveva battuto in un’asta persino la Juve – era l’uomo mercato, valutato più di 5 miliardi di lire. Il Vicenza però era finito in B, e il 23enne Rossi era da cedere. Il giocatore voleva andare alla Juventus, ma tra i vari club interessati quello che si fece avanti con maggiore determinazione fu proprio il Napoli di Corrado Ferlaino: arrivò ad quasi 2 miliardi di lire per la sola comproprietà. E poi benefit su benefit per il calciatore, tra cui una villa a Posillipo. A metà estate sembra che gli azzurri siano vicini al clamoroso colpo. Come emerse anni dopo, gli sponsor personali di Rossi non volevano andasse a Napoli (squadra “fuori dai giochi”, nonostante le intenzioni di Corrado Ferlaino), e la trattativa – sebbene senza un vero no al Napoli – rallentò fino a bloccarsi.

 FISCHI DEI 90MILA

Le simpatie mutarono in un battibaleno, ieri amore, oggi odio. Paolo Rossi disse no al Napoli e se ne andò al Perugia.

Il 21 ottobre 1979 il Perugia fu di scena a Napoli, in un San Paolo pieno come un uovo, di sabato, 90000 spettatori vennero solo per Paolo Rossi. Ma non per applaudirlo come si fa con un campione. Vennero per fischiarlo.

LA VERITÀ DI PAOLO ROSSI 

A trent’anni di distanza dal suo no al Napoli, Paolo Rossi decide di raccontare la sua verità sul rifiuto al Napoli:

Col presidente del Napoli Ferlaino ci sentimmo per telefono, era il 1979, e spiegai a lui che non volevo servire alla sua squadra soltanto per fare la campagna abbonamenti e niente più. Come calciatore e per le mie legittime ambizioni volevo avere l’assicurazione che sarebbe stato in grado di costruire una squadra che mi avrebbe permesso di conseguire grandi risultati, non volevo correre il rischio di giocare per molti anni senza vincere assolutamente nulla. Solo 6 anni più tardi, con l’arrivo di Maradona, il Napoli iniziò ad essere competitivo per vincere il campionato”.

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