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sabato, Aprile 27, 2024
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Valeria Fioravanti morta a 27 anni, la perizia choc: “Meningite scambiata per mal di testa”

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Era iniziato a Natale 2022 il calvario della 27enne Valeria Fioravanti. L’impiegata romana, mamma di una bimba di 13 mesi, è poi deceduta il 10 gennaio quando le macchine che la tenevano in vita sono state staccate. A stroncare la giovane una meningite batterica non diagnosticata in tempo.

Tutto ha inizio il 25 dicembre con un intervento per togliere un ascesso. Due giorni dopo, la donna torna nell’ospedale dove era stata operata perché la ferita si è infettata. Da qui – stando al racconto dei familiari raccolto da La Repubblica – sarebbe stata subito dimessa, per poi presentarsi in un altro nosocomio di Roma, due giorni dopo, per lo stesso motivo. E’ qui che sarebbe stata cacciata il giorno dopo, quando si era ripresentata per mal di testa e dolori a schiena e collo che non passavano dopo le prime cure. “Le hanno detto che esagerava e hanno minacciato un intervento delle forze dell’ordine“, racconta la famiglia di Valeria. Fino all’epilogo.

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L’epilogo arriva dopo un’altra lunga trafila ai pronto soccorso. Con i sintomi in peggioramento, infatti, Valeria Fioravanti si è recata in un’altra struttura sanitaria di Roma, ma anche da qui è stata dimessa con antinfiammatori. E solo quando fa qui ritorno il 5 gennaio i medici sospettano che si tratti di meningite. Così la corsa contro il tempo per trovare un posto in terapia intensiva in un altro ospedale ancora. Poi l’intervento d’urgenza e il decesso.

La perizia choc

Oggi, dopo nove mesi, la perizia choc che mette nei guai i medici che l’hanno visitata: “Avevano scambiato la malattia per un mal di testa”, riporta ancora La Repubblica.

Il medico legale che ha effettuato l’autopsia, ha descritto nelle carte l’errore dei medici che sarebbe stato fatale alla 27enne. Le hanno somministrato antidolorifici convinti che si trattasse prima di un mal di testa dovuto a un movimento “incongruo”, poi di un mal di schiena. Con il Toradol in circolo, i dolori sono spariti mentre la meningite si faceva largo e la uccideva piano piano. Un errore fatale, dunque.

I medici che hanno visitato Valeria Fioravanti, sbagliando la diagnosi per due volte, ora rischiano un processo con accusa di omicidio colposo. Sul caso indaga la pm Eleonora Fini.  La 27enne è passata, oltre che dall’ospedale Casilino e dal San Giovanni, anche dal policlinico Campus Biomedico e dallo Spallanzani, dove è morta il 10 gennaio scorso.

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