In attesa della definizione della coalizione, il candidato sindaco Raffaele De Leonardis prende ancora di più distanze dal Partito Democratico. L’ex presidente del consiglio comunale ha infatti annunciato quest’oggi in aula il suo passaggio al gruppo misto e abbandonando non solo degli scranni Pd, compagine dalla quale oramai ha preso totalmente le distanze, ma rafforzando numericamente l’opposizione. De Leonardis vuole così ulteriormente rivendicare la sua propensione al civismo in vista delle elezioni. Attualmente a dargli sostegno è la civica di sua diretta emanazione e da Qualiano Vive io La Difendo. Ovviamente, muterebbero notevolmente in caso di appoggio alla sua corsa alla carica di primo cittadino da parte di buona parte del centrodestra. Forza Italia, Noi con l’Italia e Fratelli d’Italia stanno ragionando sul da farsi, ma secondo i bene informati il disco verde per De Leonardis sarebbe cosa certa.
Qualche altra ora di riflessione e le riserve potrebbero essere sciolte. Di questo schieramento allargato potrebbe non far parte Noi con Salvini, che al contrario punterebbe al momento sul già vicepresidente del consiglio comunale Antonio De Rosa. Tre, le civiche a credere nel suo progetto. Il coordinamento di queste liste di centrodestra conferma la discesa in campo di De Rosa con l’obiettivo di «dare fiducia ai cittadini e per far affacciare i giovani alla politica perché tramite le idee dei ragazzi si può creare qualcosa che possa migliorare il futuro della Nostra Qualiano. Per permettere a Qualiano di migliorare c’è bisogno di persone prive di obblighi e di compromessi come il nostro candidato Antonio De Rosa».
L’altro contendente è il sindaco uscente Ludovico De Luca, che può contare al momento sull’appoggio di Intesa Popolare del consigliere Salvatore Apostoli, della Obiettivo Futuro dell’ex assessore Francesco Odierno e della lista La Rinascita del vicesindaco Antonio Castaldo. Intanto, potrebbe slittare la data del voto. Sino a questo momento il decreto del consiglio dei ministri, da emanare 60 giorni prima della data delle elezioni, ancora non c’è. Possibile dunque si voti non più a fine maggio ma nella prima decade di giugno, con possibile ballottaggio 15 giorni dopo.
