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domenica, Aprile 28, 2024
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Ristrutturare casa: tutto quello che c’è da sapere

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Possedere una casa accogliente e confortevole è il sogno di tutti ed è per questo motivo che coloro che vivono in una casa vecchia ricorrono alla ristrutturazione per restituirle l’antico splendore. La ristrutturazione è un’operazione che comporta diversi vantaggi per i proprietari di casa. Innanzitutto consente di rimodernare non solo le stanze ma anche eventuali impianti idraulici e gli infissi, migliorando di conseguenza l’efficienza energetica domestica, ma soprattutto aumenta il valore di rivendita dell’immobile nel caso in cui il proprietario decida in futuro di vendere. Prima di procedere alla ristrutturazione però è necessario tenere a mente alcuni fattori, tra cui ad esempio i costi, il tempo e la presenza di normative.

Quanto costa ristrutturare casa?

Partiamo dal presupposto che fornire una risposta certa a questa domanda è pressoché impossibile. Questo perché il costo di una ristrutturazione domestica dipende da una grande varietà di elementi, a partire dal tipo di ristrutturazione – se totale o parziale – fino ad arrivare alla metratura dell’abitazione; a questi poi si vanno ad aggiungere ad esempio le condizioni iniziali della casa e l’entità dei lavori. In linea di massima però è possibile offrire una stima parziale di una ristrutturazione, che può partire da un minimo di 20000 euro per una ristrutturazione basica fino ad oltre 50000 euro per una ristrutturazione complessa. Per conoscere con precisione i costi da sostenere per ristrutturare casa in base alle proprie esigenze specifiche è necessario prima di tutto rivolgersi ad aziende specializzate del settore, come quelle presenti sulla piattaforma Instapro. Scegliere delle realtà professionali consente inoltre di richiedere un preventivo, nella maggior parte dei casi a titolo gratuito, dei diversi lavori che dovranno essere portati avanti sull’abitazione e scegliere così l’azienda giusta per le proprie necessità.

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Quanto tempo ci vuole per ristrutturare casa?

Proprio come avviene per la stima dei costi di ristrutturazione, il tipo di ristrutturazione, la metratura della casa e l’entità dei lavori possono incidere anche in modo considerevole sul tempo richiesto per portare a termine la ristrutturazione. Chiunque decida di ristrutturare la propria abitazione sa dal principio che i lavori richiederanno molto tempo, ma non è facile effettuarne una stima precisa. Solitamente il tempo minimo richiesto per ristrutturare casa è di 50-60 giorni, che possono salire a 90 giorni nel caso in cui la ristrutturazione debba essere effettuata in un’abitazione datata. Ogni differente zona della casa poi richiede un tempo di ristrutturazione diverso, che si aggira intorno ai 7-10 giorni per la zona notte e per il bagno, 10-12 giorni per la cucina e almeno 15 giorni per la zona del soggiorno. Affidandosi ad aziende specializzate, oltre ad ottenere un preventivo economico sarà possibile anche ricevere una stima, almeno approssimativa, delle tempistiche di ristrutturazione, per farsi un’idea dell’attesa prima di poter rientrare tranquillamente in casa.

Ristrutturazione casa: quali sono le normative vigenti?

Una cosa importante da ricordare quando si decide di ristrutturare casa è la consultazione delle normative vigenti in materia. La normativa maestra in questo caso è il d.p.r. n. 380/200, da integrarsi con eventuali normative a livello regionale e locale, in base a cui rientrano nella ristrutturazione o manutenzione straordinaria “le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, nonché per realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici, sempre che non alterino la volumetria complessiva degli edifici e non comportino modifiche delle destinazioni di uso”. Bisogna inoltre ricordare che la ristrutturazione è soggetta anche alle normative condominiali, e in particolare all’art. 1122 c.c secondo cui ““Nell’unità immobiliare di sua proprietà ovvero nelle parti normalmente destinate all’uso comune, che siano state attribuite in proprietà esclusiva o destinate all’uso individuale, il condomino non può eseguire opere che rechino danno alle parti comuni ovvero determinino pregiudizio alla stabilità, alla sicurezza o al decoro architettonico dell’edificio.”

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