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venerdì, Aprile 26, 2024
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Sabrina Quaresima parla dopo l’assoluzione: “Vittima di un complotto, sapevo di non aver fatto nulla di male”

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Le parole della preside del Liceo Montale dopo “l’assoluzione“: “Sono molto sollevata perché sono stati giorni di angoscia“. La preside del liceo è sotto i “riflettori” mediatici da mesi ormai, la sua presunta relazione con uno studente ha messo in dubbio la sua professionalità ed etica. Accusata con chat dal ragazzo 19enne, la preside può ora tirare un sospiro di sollievo. L’Ufficio scolastico regionale del Lazio ha dichiarato di “non aver accertato violazioni del codice disciplinare“. Ai microfoni del ‘Corriere della Sera‘ racconta il suo stato d’animo dopo quella che sembra essere la fine di questa vicenda.

L’intervista alla preside del Liceo Montale 

Si dice “molto sollevata” la preside, dopo “giorni di angoscia” nella “speranza che giustizia fosse fatta“. La donna ha sempre negato ogni tipo di accusa da parte del giovane. Sabrina Quaresima continua poi spiegando il suo stato d’animo a seguito della notizia: “È stata immensa la mia gioia quando il dottor Pinneri mi ha comunicato l’esito di quella che possiamo chiamare un’indagine“. La vicenda sembra finita per la preside, almeno per quanto riguarda le accuse “ufficiali”. Infatti da alcuni giorni alcune scritte offensive nei confronti della preside stanno comparendo sulle mure del Liceo.

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Parla infatti del suo rientro a scuola: “Qualcuno si è venuto a complimentare, però il clima fondamentalmente non era cambiato da quello del giorno precedente“. Parla poi delle scritte: “Non me ne sono resa conto immediatamente, poi sono uscita e le ho fotografate“. L’umore della preside sull’andamento della situazione non sembra molto ottimista. “Non penso che possa finire qua, perchè l’agonia mediatica che ho subito, l’umiliazione, la sofferenza non possono finire qua“. Spiega infatti di aver subito mandato le foto dei graffiti offensivi al suo avvocato per una denuncia alla Procura Generale.

Le denunce per le scritte offensive 

Non è che una scuola, un bene pubblico può diventare un foglio su cui chiunque si permette di scrivere qualsiasi cosa” denuncia la preside. Molti studenti infatti non hanno preso di buon occhio la scelta dell’Urs. La preside parla poi del suo accusatore: “Io non ho nessun tipo di risentimento in questo momento, perchè penso ad un ragazzo che ho conosciuto come intelligente“. “Penso che il ragazzo stesso si sia reso conto, forse non all’inizio, di essere stato vittima di una qualche strumentalizzazione” continua. La preside continua a sostenere una sorta di attacco nei suoi confronti, per lei la conferma arriva proprio dopo la sua “assoluzione”. Nonostante L’Urs abbia preso la sua decisione continuano le offese alla donna, sintomo per lei di “Un attacco personale e forte, ricco di particolari che fanno capire da subito il desiderio di voler convincere il pubblico su un fatto di cui non vedo alcuna sostanza“.

Continuo tutti i giorni ad andare a lavoro, con lo stesso entusiasmo e stessa dedizione, e così farò fino a quanto meno alla fine dell’anno” spiega. “Non sto pensando a nessun tipo di trasferimento adesso, ci sono gli scrutini gli esami di maturità – continua – tante incombenze mi concentro sempre solo su quelle“. Alla domanda “Come definirebbe la vicenda?” la preside afferma: “La definirei scandalosa, una sete di crudeltà, una sorta di vampirismo“.

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