Ad un anno dalle elezioni politiche regionali, il caso del via libera alla proposta del terzo mandato per Vincenzo de Luca scuote la Campania.
La commissione del Consiglio Regionale della Campania ha infatti approvato la proposta di legge di recepimento della norma nazionale che prevede l’ineleggibilità del presidente della giunta che abbia compiuto due mandati. Ciò ha sancito la spaccatura tra il PD nazionale ed il presidente della Regione, che probabilmente si candiderà senza partito.
La rottura
Ospite della trasmissione ‘Che tempo che fa’, la segretaria nazionale del Pd Elly Schlein si è espressa chiaramente “Il Pd ha una posizione chiarissima: siamo contrari al terzo mandato. Per noi vale la legge nazionale che prevede il limite a 2 mandati. Possono votare tutte le leggi regionali che vogliono ma il Pd non sosterrà presidenti uscenti per un terzo mandato“. Ha poi continuato “una terza corsa sarebbe stata sostenuta “con piacere” anche per Decaro e Bonaccini ma le regole valgono per tutti e se qualcuno non è abituato perché prima funzionava diversamente, adesso è bene che si abitui al cambiamento perché io sono stata eletta esattamente per fare questo”.
I candidati
Nel caso di un autocandidatura di De Luca si comprometterebbe l’elezione di un rappresentante di centrosinistra, favorendo il centrodestra.
Nel campo del centrosinistra, troviamo fra i nomi anche Gaetano Manfredi, attuale Sindaco di Napoli. In vista delle elezioni la leader del PD prosegue con una prospettiva unitaria: “Se non ti vuoi alleare con il Pd – dice rivolta al M5s – con chi ti allei? Dall’altra parte c’è la destra. Ci sono le differenze, ma si possono comporre. Se pensi di farcela da solo saranno gli elettori a non aspettare te”.
Secondo Matteo Renzi la vittoria non sarebbe possibile senza i centristi, spiega come la vittoria della Meloni sia causata proprio da una rottura “se ha la maggioranza del Paese è grazie alle divisioni del centrosinistra” ha dichiarato.