Dopo anni di indagini, la vicenda di Sibora Gagani, scomparsa a 22 anni in Spagna, si conclude nel giro di poche settimane. Dallo scorso 6 giugno, quando l’ex fidanzato Marco Romeo ha confessato l’omicidio, sono stati sufficienti pochi giorni per risolvere il caso. Prima il ritrovamento di un corpo, poi l’esame del Dna.
Il test del Dna lo conferma: appartiene a Sibora Gagani il corpo trovato nell’intercapedine di un muro all’interno di un appartamento di Torremolinos, in provincia di Malaga (Spagna). La giovane di Nettuno (Roma), 22 anni, era scomparsa dalla cittadina spagnola nel 2014, e da allora non si erano più avute notizie di lei.
A permettere alla polizia di ritrovare il cadavere è stato Marco Romeo, 45 anni, ex fidanzato di Gagani, già in carcere con l’accusa di aver pugnalato a morte la sua ultima compagna, la 28enne Paula. Dopo la cattura, avvenuta lo scorso 6 giugno, lo stesso Romeo avrebbe confessato informalmente anche l’omicidio della ex, avvenuto nove anni prima.
Ora, secondo quanto riferito dall’avvocata della famiglia Gagani, Emanuela Di Marco, la priorità della famiglia “è riportare la salma in Italia. Valuteremo anche le incombenze burocratiche e i costi” riservandosi la possibilità, in caso di impossibilità della famiglia di pagare le somme previste, “di chiedere aiuto anche al Comune di Nettuno”.