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sabato, Aprile 27, 2024
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Speranza di pace dall’Ucraina, Zelensky: “Pronto al dialogo e al compromesso”

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Scatta oggi il cessate il fuoco in Ucraina per permettere ai civili di lasciare il paese. Attesa per i prossimi colloqui, Zelensky: “Possiamo discutere e trovare un compromesso“. Ieri Mosca ha annunciato un cessate il fuoco in alcune zone per permettere ai cittadini di lasciare il paese attraverso dei corridoi umanitari. Le agenzie russe lo hanno annunciato citando il ministero della Difesa.

Inizia il ‘cessate il fuoco’ in Ucraina

Dalle ore 9, 8 in Italia, in alcune città ucraine verra messa in atto la scelta presa ed annunciata dalla Russia ieri dopo il terzo incontro. “Cessate il fuoco” per Kiev, Kharkiv, Mariupol, Chernihiv e Sumy, ai cittadini ancora presenti verrà permesso tramite corridoi umanitari di lasciare il paese. L’accordo siglato ieri arriva dopo il flop della prima “promessa” sui corridoi umanitari fatta dalla controparte russa. Stamattina arrivano le prime immagini dei corridoi umanitari per evacuare la città di Sumy. File di autobus che trasportano i civili pronti a partire affiancati dalla croce rossa, queste le immagini riportate dai vari media internazionali.

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In attesa del prossimo round di negoziati tra i due paesi la Russia non ha frenato i combattimenti, durante la notte gli attacchi infatti sono continuati. Mentre a Sumy pare esser iniziato il cessate il fuoco, sono state sentite forti esplosioni nei pressi di Odessa. Un inviato della BBC ha riferito che sono state percepite “3-4 forti esplosioni provenienti da Ovest” ha aggiunto poi che “ci è stato detto sono state causate dal sistema di difesa ucraino che ha abbattuto i missili russi lanciati da una delle numerose navi da guerra situate al largo della costa qui“.

Gli aggiornamenti dell’intelligence Ucraina

Nel frattempo Kyiv Indipendent riporta il bilancio delle vittime all’ultimo attacco fatto a Sumy. La vicinanza con i confini russi della città l’ha resa teatro di tremendi combattimenti da un diversi giorni. 21 civili, tra cui 2 bambini questi i numeri delle vittime riportati, i servizi di soccorso spiegano su Telegram che nei giorni scorsi “Degli aerei nemici hanno attaccato fortemente edifici residenziali“. I servizi dell’intelligence Ucraina riportano inoltre l’uccisione di un generale russo. Vitaly Gerasimovmaggiore generale e primo vice comandante della Quarantunesima Armata del Distretto Militare centrale della Russia. L’uomo era noto tra la milizia russa per aver preso parte alla seconda guerra in Cecenia, alle operazioni militari in Siria e come decorato “per aver conquistato la Crimea”.

La minaccia nucleare di Kharkiv

I servizi di intelligence hanno ucciso il generale nelle vicinanze della città già nel mirino dei media da giorni: Kharkiv. Nella città un impianto di ricerca nucleare che produce radioisotopi per scopi medici e industriali è stato danneggiato dai bombardamenti russi. Il direttore dell’Aiea ,Agenzia internazionale per l’energia atomica, ha assicurato che i danni non hanno causato alcun aumento dei livelli di radiazione. Il direttore dichiara poi: “Bisogna agire adesso per evitare un incidente nucleare in Ucraina che potrebbe avere gravi conseguenze per la salute e l’ambiente. Non possiamo permetterci di aspettare“.

Le parole del presidente Ucraino 

Il presidente ucraino continua la sua lotta per la patria e con estremo coraggio resta sul suolo natio. Lui stesso annuncia “Rimango qui, rimango a Kiev, a Bankova, senza nascondermi e senza paura di nessuno. Questo serve per vincere questa guerra” in un video.

Il capo negoziatore russo Vladimir Medinsky ha fatto il punto sull’ultimo incontro tenutosi ieri. Dai suoi commenti pare che l’incontro non sia stato all’altezza delle aspettative russe,”Speriamo che la prossima volta saremo in grado di fare un passo in avanti più significativo” spiega. “Posso dire che siamo giunti con una grande mole di documenti scritti, avevamo accordi specifici, bozze, proposte e speravamo di firmare oggi alcuni dei punti che sembrano essere stati concordati nel principio, che avremmo almeno firmato un protocollo” spiega Medinsky. “Ad ogni modo, la delegazione ucraina ha preso tutti questi documenti per poterli leggere a casa” conclude il negoziatore russo.

Il presidente Ucraino in un intervista a ‘AbcNews‘ ha parlato dei territori di Crimea e Donbass dichiarando: “Possiamo discuterne e raggiungere un consenso su come questi territori continueranno a vivere“. Mentre rispondeva alle domande sulle richieste di Putin riguardanti il riconoscimento della Crimea in Russia e dell’indipendenza delle due repubbliche del Donbass ha poi dichiarato: “Per me è importante sapere come la gente che vuole essere parte dell’Ucraina vivrà in questi territori. La questione è più complicata del semplice riconoscerle“. Conclude poi ribadendo: “questo è un ultimatum e noi non siamo pronti per gli ultimatum“.

Le sanzioni di Giappone e Australia

Aumentano inoltre le sanzioni internazionali per la Russia, Australia e Giappone rincarano la dose. Il Giappone ha infatti annunciato nuove sanzioni per Russia e Bielorussia, tra cui il blocco dei fondi di alti funzionari e oligarchi e il veto all’esportazione di apparecchiature e macchinari per l’industria petrolifera. Il paese ha inoltre proibito la vendita alla Russia dei macchinari per le raffinerie petrolifere e vietato la vendita alla Bielorussia di semiconduttori e altri beni. L’Australia segue il paese del ‘Sol Levante’ e annuncia misure contro sei alti comandanti militari e dieci membri dell’apparato propagandistico di Mosca a seguito dell’invasione dell’Ucraina.

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