24.8 C
Napoli
domenica, Aprile 28, 2024
PUBBLICITÀ

Stese per spaventare i capipiazza delle Salicelle, la strategia degli eredi dei Moccia

PUBBLICITÀ

Stese per spaventare i capipiazza delle Salicelle, la strategia degli eredi dei Moccia. Stamane la Polizia di Stato e i Carabinieri hanno dato esecuzione a una misura cautelare,  emessa dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 26 indagati. Le persone coinvolte sono state ritenute gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di droga, estorsione, rapina e detenzione e porto illegali di armi da guerra e comuni da sparo.

All’esito dell’attività investigativa, svolta dal Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna, dalla Squadra Mobile di Napoli, dal Commissariato di Afragola e dalla Stazione Carabinieri di Afragola, sarebbero emerse le attività degli eredi del clan Moccia.

PUBBLICITÀ

Il clan Sasso-Parziale aveva la sua base nel rione Salicelle dal quale gestiva le attività illecite ad Afragola e a Casoria, attraverso il compimento di azioni violente: non sfuggiva al loro controllo del traffico di droga nelle piazze e nella vendita al dettaglio.

In particolare dalle indagini sarebbe emersa la continua trasformazione degli equilibri criminali evidenziando una contrapposizione tra varie fazioni del gruppo criminale –espressione territoriale del clan Moccia, talvolta alleate e talvolta in contrasto tra loro, anche in virtù dei frequenti cambi di reggenza all’interno dell’associazione dovuti ai numerosi arresti, e dunque all’esigenza di “comando” in capo ad alcuni dei consociati.

LA CATENA DI COMANDO

Comandavano dal carcere i vertici del gruppo camorristico Sasso-Parziale, articolazione del clan Moccia, operante ad Afragola e con base logistica nel rione “Salicelle”. Emerge dalle indagini dei Carabinieri e della Polizia (Squadra mobile) di Napoli. Dopo essere stati arrestati, infatti, sia Nicola Luongo, sia Giuseppe Sasso, entrambi ritenuti a capo del gruppo, avevano a disposizione un cellullare con il quale dalla cella impartivano le direttive a Vittorio Parziale. Questo, è stato documentato dagli investigatori, è accaduto fino a fine ottobre 2020.

Dal novembre del 2020 invece la direzione del clan è passata nelle mani di Giuseppe Sasso (che era rimasto detenuto fino a giugno dello stesso anno) il quale eseguiva gli ordini (sempre impartiti dal carcere, di Mariano e Aniello Barbato).

LE STESE PER SPAVENTARE I CAPIPIAZZA

Il clan stilava la lista degli imprenditori da estorcere, decideva le regole in ordine sui rifornimenti delle piazze di spaccio nel Rione Salicelle e conducevano le stese per costringere i gestori delle piazze di spaccio a pagare la quota o a rifornirsi dal clan.

I NOMI DEGLI ARRESTATI

Disposti gli arresti Nicola Luongo, Christian Luongo, Alfonso Crisi, Giovanni De Pompeis, Pietro De Filippis, Annamaria De Luca, Antonietta Parziale, Veronica Parziale, Gennaro Aristiaco, Vincenzo Corsini, Antonio Martinucci, Francesco Rossi, Vincenzo Campanile, Luigi Grieco, Carlo Castellacci, Raffaele Fusco, Alessandro Sottoferro, Antonio Raucci, Michele Bizzarro, Domenico Marrone, Federico Maldarelli. 

Disposti gli arresti domiciliari per Ciro Sannino, Antonio Mosella, Alberto Carillo, Roberto Maugieri, Luciano Santoro, Francesco Graziano, Pasquale Varriale.

Camorra di Afragola, i capi del gruppo Sasso-Parziale mandavano ordini col cellulare dal carcere

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

“Non mi ammanettate”, detenuto tenta la fuga dall’ospedale di Santa Maria C.V

Dal carcere di Santa Maria Capa Vetere era stato accompagnato ieri pomeriggio dalla Polizia Penitenziaria all’ospedale cittadino per dei...

Nella stessa categoria