Si prospettano più complicate del previsto le indagini per risalire all’autore dell’omicidio di Francesca Marasco, la tabaccaia 72enne di Foggia uccisa a coltellate nella sua attività nel corso della tarda mattinata di ieri. Il corpo, riverso in una pozza di sangue, è stato scoperto da un cliente che si era recato nella tabaccheria per fare degli acquisti e che avrebbe subito contattato il 112, che però non ha potuto far altro che constatare il decesso della donna.
L’omicidio della tabaccaia avvenuto forse per pochi spiccioli
Come anticipato ieri, al momento l’ipotesi più accreditata dagli inquirenti sembra essere quella della rapina finita male, ma non si escludono comunque altre piste. Forse chi ha agito era solo alla ricerca di qualche spicciolo, magari per acquistare qualche dose di droga, e spaventato dalla reazione della donna, l’ha centrata in pieno con il coltello, fuggendo poi via. Arma del delitto che sarà poi ritrovata dai militari a poche decine di metri dall’esercizio commerciale.
Nessun testimone al momento dell’omicidio
Le indagini potrebbero rivelarsi più complicate del previsto in quanto, al momento dell’omicidio, non erano presenti testimoni nella tabaccheria né negli immediati dintorni: nessuno avrebbe visto né sentito nulla. E poche sono le telecamere di videosorveglianza nella zona, tra cui molte non funzionanti. Alcune persone, intanto, commosse hanno voluto lasciare dei fiori e dei biglietti all’esterno della tabaccheria per ricordare la signora Franca, com’era nota in zona. “La Foggia per bene piange la morte di Franca vittima innocente del cancro che attanaglia e divora la città”, “La Foggia per bene ti chiede scusa”, si legge su alcuni di quei biglietti posti sulla saracinesca che, ormai, sarà abbassata per sempre.
