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sabato, Giugno 28, 2025
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Terremoto nei Campi Flegrei, registrato uno sciame sismico

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Sciame sismico nella notte ai Campi Flegrei. A rendere nota la notizia è stato Osservatorio Vesuviano che monitora costantemente i terremoti della zona. In particolare  ha comunicato che: “a partire dalle ore locali 03:47 (UTC 02:47) è in corso una sequenza di eventi sismici nell’area dei Campi Flegrei con magnitudo massima preliminare Md = 1.6 ±0.3”.

Un terremoto di magnitudo Md 1.7 è avvenuto nella zona: Campi Flegrei, il

05-12-2024 03:46:27 (UTC) un giorno fa
05-12-2024 04:46:27 (UTC +01:00) ora italiana
con coordinate geografiche (lat, lon) 40.8200, 14.1430 ad una profondità di 0 km.

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Il terremoto è stato localizzato da: Sala Operativa INGV-OV (Napoli).

Campi Flegrei, aumenta il rischio sismico: “Terremoti più forti col sollevamento del suolo”

La probabilità dei terremoti nei Campi Flegrei aumenta con il sollevamento del suolo. Lo indica l’analisi di 20 anni di dati relativi alla deformazione e alla sismicità registrati nella caldera condotta dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) tra il 2000 e il 2023 e pubblicata sulla rivista Communications Earth & Environment.

Campi Flegrei, aumenta il rischio sismico: “Terremoti più forti col sollevamento del suolo”

La ricerca, osserva l’Ingv, “ha una valenza essenzialmente scientifica, priva al momento di immediate implicazioni in merito agli aspetti di protezione civile”.
I dati provengono dall’analisi dei segnali geofisici registrati ai Campi Flegrei dalle reti di monitoraggio dell’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv, sulla base dei quali la situazione è descritta “in un modo il più possibile obiettivo e neutro attraverso un’analisi matematica rigorosa dei dati”, osserva il coordinatore della ricerca Augusto Neri.

“Attraverso questa analisi – prosegue – è possibile rappresentare, seppur in termini sintetici e approssimati, il comportamento del vulcano ed evidenziare i suoi cambiamenti nel tempo col fine ultimo di migliorare la comprensione del suo funzionamento”.
Lo studio indica che “su scala decennale il sollevamento del suolo segue un andamento parabolico con un’accelerazione media di circa 0,7-0,8 centimetri l’anno con riferimento alla stazione Gnss del Rione Terra di Pozzuoli, al centro della caldera”, rileva il primo autore dello studio, Andrea Bevilacqua.

“L’andamento temporale del tasso di terremoti è invece sovra-esponenziale, ovvero più rapido di un andamento esponenziale”. Non si tratta comunque di andamenti costanti nel tempo, ma “soggetti a oscillazioni di varia frequenza” i cui periodi variano da un minimo di 2-5 mesi a 1,5-3 anni.

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