Nuove contestazioni per il sacerdote di Casapesenna don Michele Barone, finito in carcere il 23 febbraio scorso con l’accusa di aver maltrattato e abusato sessualmente di tre donne, di cui una minore di 14 anni, facendo loro credere che fossero possedute dal demonio tanto da sottoporle a riti di esorcismo. Nell’ordinanza bis a carico del prelato casertano e degli
altri indagati, emergono nuovi agghiaccianti dettagli. A parlare è Don Carlo Aversano, unico prete della diocesi autorizzato come esorcista dal 1985.
Il sacerdote ha chiarito che il rito speciale dell’esorcismo non prevede alcun contatto fisico tra il prete autorizzato e la persona posseduta dal demonio, nè tantomeno il ricorso alla violenza, come riportato dal sito edizionecaserta. “Non c’è il digiuno, non c’è la pratica dell’immersione nell’acqua, ma solo l’aspersione e se la casa è teatro di strane manifestazioni, non la si lascia ma si cerca di contrastare con le preghiere” sottolinea Don Aversano che inoltre riporta l’accusa di 3 donne ai danni di Don Barone. Pare che il sacerdote di Casapesenna nel corso delle benedizioni le aveva toccate sul seno, aspergendole sulle parti intime.