“Sette giorni di chiusura per Crazy Pizza a Napoli: dal locale proviene troppo rumore”. Il Comune di Napoli ha disposto la chiusura temporanea di sette giorni per il ristorante di Flavio Briatore, a causa del rumore eccessivo proveniente dall’attività. Si tratta della comunicazione, da parte del Comune di Napoli, di avvio di un procedimento “di sospensione temporanea coattiva dell’attività di ristorazione” per violazioni in materia di impatto acustico. Tuttavia, l’azienda ha chiarito in una nota ufficiale che non ci sono irregolarità e che il rumore segnalato deriva esclusivamente dagli impianti di refrigerazione. A riportare la notizia è Il Mattino.
La vicenda ha avuto inizio il 5 ottobre 2024, quando gli agenti dell’unità operativa Chiaia, durante un sopralluogo, rilevarono un livello di rumore superiore ai limiti consentiti proveniente dal locale ed elevarono un primo verbale. In questi casi, le norme risultano più tolleranti: se l’infrazione avviene per la prima volta, viene comminata una multa e l’attività si impegna a evitare ulteriori violazioni. Non si tratta, però, di una semplice “promessa”, ma dell’applicazione di una regola precisa prevista dal Regolamento di Polizia di sicurezza urbana del Comune di Napoli. Questo regolamento, approvato dal consiglio comunale il 5 dicembre 2022, è entrato in vigore solo da pochi anni.
Non era la prima volta
Secondo il regolamento del Comune, se un’attività riceve una seconda sanzione per violazione dell’impatto acustico entro dodici mesi, scattano automaticamente misure più severe. La prima conseguenza è la chiusura per sette giorni consecutivi. Nel caso di Crazy Pizza, dopo la prima multa del 5 ottobre, i vigili sono tornati per un nuovo controllo il 7 febbraio 2025, riscontrando nuovamente il superamento dei limiti acustici. Di conseguenza, è stata inviata una segnalazione all’Area Sviluppo Economico e Turismo del Comune, che ha avviato il procedimento nei confronti del locale in conformità con le normative vigenti.
Nel documento presentato al locale napoletano di Flavio Briatore, si legge su Il Mattino, è scritto che: “In virtù del secondo verbale di illecito amministrativo… si è verificata una prima recidiva della violazione di norme di legge o di regolamenti che si configura come ‘abuso del titolo’ ai sensi del Regolamento di Polizia di sicurezza urbana del Comune di Napoli… lo scrivente Ufficio in presenza di una prima recidiva della violazione di legge o di regolamenti, accertata dagli organi di Polizia, che si configura come ‘abuso del titolo’ previa comunicazione dell’avvio del procedimento, deve disporre la sanzione della sospensione dell’attività a 7 (sette) giorni”.
La replica del locale
Nel documento presentato dal Comune si chiarisce che Crazy Pizza ha la possibilità di “presentare memorie scritte e documenti riguardanti il procedimento entro e non oltre 10 giorni decorrenti dalla data di ricevimento della presente. Qualora, entro il termine assegnato, non intervengano elementi utili all’interruzione del procedimento, si procederà a formalizzare il provvedimento di sospensione temporanea coattiva”. Sulla questione, da Crazy Pizza si dicono pronti a chiarire qualunque dettaglio e, in una nota, precisano che “si tratta di un rumore dovuto a dei frigoriferi e che la documentazione necessaria per dimostrare il pieno rispetto delle normative acustiche verrà presentata tempestivamente”. Sarà il Comune, sulla base di questa documentazione, a decidere se confermare la chiusura o sospendere il provvedimento.