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domenica, Aprile 28, 2024
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“Vieni fratello ti dobbiamo solo parlare”, le ultime parole dei rapitori a Covelli

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Andrea Covelli sarebbe caduto nella trappola tesa dai rapitori che lo avrebbero avvicinato con false parole rassicuranti: “Vieni, fratello, ti dobbiamo solo parlare. Sali sulla moto, niente tarantelle, c’è uno che ti deve dire una cosa“. I malviventi si sarebbero fatti consegnare i documenti e lo avrebbero costretto a montare su una loro moto.

Morte di Andrea Covelli, c’è un denunciato: era sullo scooter che affiancò la vittima

Simulazione di reato aggravato dalla modalità mafiosa. Questo l’oggetto della denuncia formulata a carico dell’uomo, organico al gruppo Marsicano, deferito qualche giorno fa, lo stesso immortalato dalle telecamere di sorveglianza che hanno ripreso gli ultimi attimi di vita di Andrea Covelli, ieri sera trovato cadavere. Come anticipato da Internapoli (leggi qui l’articolo) la mattina successiva alla scomparsa del 27enne un uomo ha denunciato presso la stazione dei carabinieri di Pianura la scomparsa del proprio scooter. Mezzo ripreso dalle telecamere come quello che potrebbe aver condotto a Soccavo le due persone che avrebbero affiancato Covelli spingendolo poi a seguirli.

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L’ultimo viaggio del giovane

Secondo una prima ricostruzione Covelli sarebbe stato ucciso stesso la notte in cui è stato costretto a cedere il proprio Sh di colore nero e il proprio cellulare a due uomini in scooter. Da via Epomeo i tre avrebbero poi imboccato la strada per Soccavo su un Sh bianco guidato da uno dei due sequestratori. L’ultima immagine che immortala Covelli è quella di una telecamera posta all’ingresso di un bar alla rotonda di Don Giustino, tra via Montagna Spaccata e via Padula. Da lì poi il silenzio.

La vicinanza dell’uomo denunciato e ascoltato dagli inquirenti indirizzerebbe dunque le indagini sulla guerra in corso a Pianura tra i Calone-Esposito-Marsicano e il gruppo che fa capo a Lorenzo Carrillo e alla famiglia Perfetto, gruppo quest’ultimo in cui sarebbe organico Antonio, il fratello di Andrea Covelli. Una morte senza un perché come quella di Antonio Zarra, avvenuta sempre a Pianura nell’agosto scorso (leggi qui l’articolo). Anche in quel caso nessun legame con la criminalità ma forse solo conoscenze ‘pericolose’ che potrebbero averli posti nel mirino di qualcuno.

Morte di Andrea Covelli, c’è un denunciato: era sullo scooter che affiancò la vittima

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Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.
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