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venerdì, Aprile 26, 2024
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“Volete la pace o il condizionatore sempre acceso?”, polemica per la frase di Mario Draghi

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“Quello che vogliamo è lo strumento più efficace per la pace. Ci chiediamo se il prezzo del gas può essere scambiato con la pace. Di fronte a queste due cose, cosa preferiamo la pace o star tranquilli con l’aria condizionata tutta l’estate? Lei cosa si risponde su questo? Preferisce la pace o il condizionatore acceso? È questa la domanda che ci dobbiamo porre”. Così Mario Draghi nella conferenza stampa al termine del Cdm rispondendo a una domanda di Carlo Di Foggia del Fatto Quotidiano sulla posizione del governo italiano su un eventuale blocco dell’import di gas e petrolio dalla Russia.

Sottolineando che “è presto” per parlare di piani per gestire un eventuale razionamento dei consumi energetici, dato che “se dovessero cessare le forniture oggi fino a tardo ottobre siamo coperti da nostre riserve e altre produzioni”, il presidente del Consiglio ha fatto sapere che sulla sanzione l’Italia “va con quel che decide l’Unione europea”. “Se decide l’embargo del gas e se l’Unione europea è uniforme su questo, noi siamo contenti di seguirla”.

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l premer ha assicurato che il governo farà di tutto per aiutare le famiglie e le imprese italiane in questo periodo di crisi. “Siamo molto consapevoli del rischio di un impatto sociale, anche legato all’aumento dell’inflazione, ha argomentato il premier. “Siamo pronti ad intervenire. Nelle prossime settimane comprenderemo meglio l’intervento e come finanziarlo”, ha aggiunto. Il premier ha sottolineato come con la guerra in Ucraina ci sia stato un sensibile peggiormento della prospettiva di crescita. Non solo però nel nostro Paese “È chiaro che con la guerra in Ucraina c’è stato un peggioramento della prospettiva di crescita, pesano l’aumento costi energia ma anche di altri beni, come quelli alimentari, ma pesa anche la fiducia di consumatori e investitori, che era viva a inizio anno, poi è diminuita molto. E questo non solo per i rincari, ma per la situazione bellica in generale, con una guerra vicina a noi, quindi consumatori e imprese vedono un futuro meno positivo. Questo non avviene solo da noi, da noi avviene in maniera significativa”.

Il premier ha lanciato anche un avvertimento ai partiti di governo: “I cittadini vogliono unità di governo. Se devono scegliere tra la riaffermazione delle identità dei partiti o l’unità d’intenti nell’esecuzione del governo, sono certo che scelgono la seconda piuttosto che la prima”. Secondo il premier è “necessario ripetere l’esperienza di straordinaria unità nazionale che ha ispirato l’azione di governo durante la pandemia”. “Il governo e le forze politiche oggi sono un tutt’uno agli occhi degli italiani. In questo momento possono dare fiducia, mostrare che il governo può affrontare l’emergenza con tutte le azioni necessarie, dai sostegni agli aiuti alle famiglie, ma anche continuare il percorso molto positivo, tutto sommato, del Pnrr e delle riforme. Bisogna mettere il governo nelle condizioni di affrontare queste due sfide, serve unità” ha ribadito. Draghi comunque sostiene di aver fiducia nella maggioranza. “Ho molta fiducia nella capacità delle forze di maggioranza di capire prima di tutto la drammaticità della situazione, e poi la necessità di agire e rispondere sostenendo imprese, famiglie e soprattutto le fasce povere. Quindi alla fine penso che ci siano diversità anche profonde di vedute, ma credo che alla fine prevalga lo spirito costruttivo perché viene dal senso del dovere che tutti hanno di dare questa risposta” ha detto il premier al termine del Cdm.

 

 

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