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domenica, Aprile 28, 2024
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IL NAPOLI STUPISCE TUTTI. LA «SIGNORA» TORNA A CASA CON DUE RETI SOTTO

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“Stupire”. E’ il termine istituito da Pier Paolo Marino per questo Napoli; e gli azzurri non finiscono più di farlo. Dopo lo spettacolare 4 a 4, all’Olimpico contro la Roma, i partenopei battono la Juve in un San Paolo stracolmo. Risultato finale, Napoli 3, Juventus 1.

Azzurri in campo con l’undici ormai titolare, Iezzo in porta, Cupi, Cannavaro e Domizzi, poi Garics, Blasi, Gàrgano, Hamsyk e Savini, in avanti Lavezzi e Zalayeta. La “vecchia signora” è orfana del suo allenatore Ranieri squalificato. In porta Buffon, difesa con Grygera, Legrottaglie, Chiellini e Molinaro, a centrocampo Saliahmidzic, Nocerino, Almiron e Palladino, in attacco Del Piero e Treseguet. Il primo tempo si gioca su ritmi elevatissimi, le squadre sono da subito lunghe, e lasciano spazio allo spettacolo. Al 5’ Domizzi spizza di testa un corner di Hamsyk, Buffon fa buona guardia. La Juve risponde una decina di minuti dopo con una botta di Almiron respinta da Iezzo, poi al 19’ Treseguet conclude ancora dalla distanza con Iezzo sempre pronto a deviare in angolo. La gara è avvincente con numerosi cambi di campo, i tentativi offensivi bianconeri si infrangono contro la retroguardia napoletana, Lavezzi dall’altra parte crea scompiglio, il San Paolo è in continuo fermento ma la prima frazione di gioco si spegne sullo zero a zero.

Nella ripresa non cambiano gli schieramenti. Dopo un minuto la Juve passa in vantaggio: bella combinazione Treseguet-Palladino, il tiro a volo di quest’ultimo incontra il destro sotto misura di Del Piero che batte Iezzo. Il Napoli non china mai la testa, così come aveva fatto a Roma una settimana fa, e dopo 3’ trova il pareggio: strepitosa progressione di Gàrgano che si insinua nella linea di difesa della Juve e con un sinistro angolato supera l’incolpevole Buffon. Il Napoli rischia grosso al 9’ quando il solito Palladino trova lo spazio per il traversone, la torsione aerea di Treseguet finisce sul palo, poi Del Piero fallisce l’incredibile mandando alto un rigore in movimento. Il Napoli non demorde, la Juve non è più quella di un tempo, e lo si capisce al 15’, Chiellini chiude in area su Lavezzi, l’argentino va giù e l’arbitro Bergoni indica il dischetto, il rigore, è inutile girarci intorno, è inesistente. Strapotere del San Paolo? Può darsi. Le proteste bianconere durano per due minuti, poi Domizzi va sul pallone e trasforma.

La Juve si disunisce e non reagisce, la partita la fa il Napoli e al 23’ trova il 3 a 1. Zalayeta entra in area, sposta il pallone dalla traiettoria di Buffon, e nel tentativo di evitare quest’ultimo si lascia cadere. Bergonzi indica nuovamente il dischetto. Domizzi cambia angolo e spiazza nuovamente l’estremo difensore ospite. Tre a uno. La Juventus non né ha più, il Napoli controlla benissimo senza mai rischiare, al 28’ Lavezzi prova il destro a giro che trova pronto Buffon, poi “el pocho”lascia il campo per Calaiò, la disperazione bianconera si infrange contro la grinta ed il cuore azzurro. E’ il tripudio, il San Paolo impazzisce di gioia, e sulle note di “ o surdat ‘nnammurat” si conclude una serata fantastica che tutta Napoli stava aspettando da tempo.

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