Si è riunita sabato scorso nel padiglione 16 della Fiera di Milano, a Rho, l’assemblea costituente del Partito Democratico, dove circa 2.800 delegati, eletti alle primarie dello scorso 14 ottobre, hanno dato il via alla nascita del primo soggetto politico italiano decretato con il metodo della consultazione popolare. Non sembra il congresso di un partito perchè ci sono molti giovani. E poi tante donne, grazie anche al regolamento che prevedeva quote paritarie tra i sessi. Non sono mancati momenti di contestazione. Alcuni gruppi hanno fatto sentire forte il dissenso verso alcune scelte fatte dal neo segretario Walter Veltroni. Sono stati lanciati anche dei fischi alla volta di Ciriaco De Mita nel momento in cui la Finocchiaro lo ha chiamato tra i trecento che formeranno le tre commissioni. InterNapoli.it ha incontrato Tonia Santopaolo, consigliere comunale a Villaricca, eletta alle scorse primarie del Pd, nella lista “A sinistra per Veltroni” per l’assemblea nazionale.
Che sensazione prova all’indomani della costituzione del Partito Democratico?
Quello di sabato scorso è stato solo un passaggio. Una linea già definita, nessuna novità. Abbiamo lavorato tanto per la costruzione del Pd. Era l’ultima occasione per fare qualcosa di veramente nuovo. Sono soddisfatta. Lo dico prima da cittadina italiana e poi da consigliere comunale del Pd.
Cosa pensa dei fischi rivolti a De Mita?
E’ sbagliato fischiare chiunque. Non lo condivido. Noi abbiamo già fatto la scelta di appoggiare una lista diversa da quella sostenuta da De Mita e Bassolino. Hanno fatto il “loro tempo”. Abbiamo deciso di appoggiare Piccolo perché in lui abbiamo trovato un interlocutore disponibile. Ci ha sempre sostenuti.
Pochi giorni fa, in una circoscrizione napoletana, otto donne si sono dimesse dopo essere state elette alle primarie. Cosa ne pensa?
Ne ho sentito parlare e mi dispiace moltissimo. Io personalmente non mi sarei candidata sapendo a priori che mi sarei dimessa.
Cosa ne pensa della scelta di imporre le quote paritarie tra i sessi nella formazione delle liste?
Io sono una di quelle che ritiene che le donne quando vogliono qualcosa, la ottengono. Credo che le donne in generale, non amano stare in politica. Bisogna un po’ trascinarle. Mi ritengo soddisfatta. Lo dico anche da consigliere comunale da anni impegnata in politica.
