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Edilizia, è linea dura per il vecchio condono

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di AMEDEO PUGLIESE




MARANO
La proposta governativa degli ultimi mesi circa la possibilità di concedere una serie di condoni ai cittadini inadempienti, ha riaperto la questione-condono anche al comune di Marano, dove per anni pareva essersi assopita. È così che il sindaco Mauro Bertini e l’amministrazione da lui presieduta, hanno definito una linea dura per i reati condonabili. Fermi nel ribadire un no secco all’iniziativa del governo Berlusconi, hanno però ritenuto opportuno dare una scossa alla riscossione dei soldi che riguardano i condoni edilizi passati. Dal no secco al condono per Ici e Tarsu, proposto dal governo, ad una sferzata decisiva (si spera al comune) per il condono edilizio. Il sindaco Bertini spiega i perché di due posizioni così differenti che a diversi consiglieri d’opposizione hanno fatto storcere il naso. «Se decidessimo di aderire ai condoni Ici e Tarsu – incalza il primo cittadino – sconfesseremmo l’operato dell’amministrazione attuale e precedente che hanno portato avanti una crociata per scovare gli evasori; invece, sul fronte del condono edilizio, per i furbi non c’è alcuna convenienza economica nel condono, visto che pagano per intero il prezzo della concessione edilizia e in più una penale allo Stato».
Il forcing messo in atto dall’amministrazione per recuperare almeno una parte dei soldi da incassare per i condoni, è dovuta anche alle esigenze di cassa dell’Ente, che sulla carta dovrebbe incassare tre milioni e novecentomila euro, ma che, secondo stime più verosimili, conta di incamerarne circa la metà entro giugno. La situazione attuale per ciò che riguarda il rilascio della concessione edilizia in sanatoria, risente di un lungo periodo di stallo. Ed ecco una serie di numeri rilasciati dall’ufficio tecnico, che ne semplificano la comprensione.
I condoni edilizi su cui è impegnato il comune risalgono a due epoche differenti: il primo è quello del 1985 (legge 47/85), che si riferisce agli abusi accertati al 31.12.83, mentre il secondo, più recente, è del 1994, che intende sanare gli abusi risalenti al 31-12-93. Le richiest per il condono del ’85 sono 3126 e sono state rilasciate appena 476 concessioni; per quanto riguarda il condono del ’94, invece, le richieste sono 4251 di cui solo 238 hanno completato l’iter, nonostante il comune avesse affidato ad un tecnico esterno la gestione delle pratiche.
I ritardi sono ingenti, come si comprende dai numeri, e comportano mancati incassi per il comune che ora accelera per recuperare il terreno perduto. Quasi mille pratiche sono state riaperte negli ultimi due mesi e negli ultimi giorni sono stati notificati cinquanta avvisi per versare l’oblazione iniziale e avviare l’istruttoria per il condono. Il passo successivo poi spetterà all’ufficio tecnico che ha il compito di rilevare l’abuso e sancire l’ammontare necessario per la sanatoria. Intanto il comune rende noto anche gli ultimi risultati delle foto aeree effettuate dall’alto nello scorso mese di settembre, e l’assessore all’urbanistica Biagio Spariglia, non nasconde una certa soddisfazione quando afferma che le costruzioni abusive sono in calo.




IL MATTINO – 17 gennaio 2003

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