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venerdì, Aprile 26, 2024
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Ieri la presentazione del libro: All’ombra della grande fabbrica

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Ieri sera, nella sala consiliare del Comune di Villaricca, si è tenuta la presentazione di un libro, quello di Gennaro Morra, “All’ombra della grande fabbrica”. Una storia vera, che unisce le vicende personali di un giovane trentenne, immobilizzato per una grave malattia, e la sua Bagnoli, il quartiere napoletano dell’Italsider. Una storia, ha chiosato uno degli organizzatori dell’iniziativa, che parla direttamente al cuore: «Tra le distrazioni egoistiche di arrivisti spregiudicati, il racconto di Gennaro, più che una denuncia è la rivendicazione a sognare, ad avere la forza di sperare e di lottare perché dalle ceneri dell’Italsider nasca una Bagnoli futura che sia veramente espressione di una Napoli che vuole cambiare, che vuole tornare all’antico splendore della Baia di Cordoglio, nel mare di Posillipo dove la speranza di poter lavorare si unisce a quella di una bonifica vera e di un rilancio serio per quell’area, in questi anni soggetta alle speculazioni più spregiudicate, con chi ancora vuole illudere i giovani e meno giovani, di chi calpesta le loro speranze usandole solo per slogans elettorali od anestetizzanti che tengano la nostra società in una sorta di coma farmacologico».

All’ombra della grande fabbrica è una libro di speranza e di lotta, come dal testo dell’autore «Evidentemente, per combattere un male bastardo, c’è bisogno di un rimedio ancora più infame. E allora, con molta pazienza, devo sopportare quelle che sono le conseguenze negative della chemio: nausea, vomito e un forte calo dei globuli bianchi. Per due giorni (a volte tre) vado praticamente knockout, ma al terzo giorno sono già pronto ad andare in giro con gli amici. Non voglio che la malattia condizioni troppo la mia vita. Non l’ho permesso all’handicap e non vedo perché dovrei darla vinta a lei.

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Quando ho raccontato ai dottori che tre giorni dopo la terapia me ne vado in giro per locali, non mi hanno creduto. Gliel’hanno dovuto confermare i miei genitori. Allora il viceprimario del reparto di ematologia mi ha dato del pazzo. Gli ho risposto che forse era proprio la follia, quella buona, il miglior antidoto per combattere il male».

Entusiasmo per l’iniziativa è stato espresso dall’Assessore allo Politiche sociali e della Solidarietà, Vincenzo Granata e dal Vice Sindaco, Vincenzo Palumbo, entrambi si sono presi l’impegno di promuovere la divulgazione del libro sul territorio, entrambi hanno sottolineato la forza, l’energia vitale che viene dal libro di questo giovane talento che, il giornalista Rai, Geppino Mariconda, ha definito semplice e profondo, un libro che senza troppi arzigogoli parla direttamente all’anima.

Edito da Cicorivolta, disponibile presso Feltrinelli Napoli (C.s.)

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