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domenica, Aprile 28, 2024
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Disagi infiniti in classe: doppi turni e giorni alterni

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Come al solito l’inizio delle lezioni porta alla luce carenze e disagi nelle scuole. La storia è sempre la stessa: si va a scuola a giorni alterni, si osservano i doppi turni oppure si sacrificano i laboratori per far posto a banchi e sedie. La risposta delle amministrazioni non è sempre tempestiva. In molti casi si danno da fare all’ultimo minuto per trovare locali, oppure avviare le ristrutturazioni. A lezioni già cominciate, infatti, da Giugliano e Melito è partito l’appello ai privati per trovare dei locali. Mentre a complicare la vita di presidi e politici, poi, è anche la riforma che consente la mobilità degli studenti sul territorio. Ci si può iscrivere alla scuola di un altro quartiere o addirittura di un altro comune, scegliendo in base all’offerta formativa e all’efficienza della struttura. Così l’organizzazione già precaria va in tilt e le poche scuole considerate quasi modello, ora risultano sovraffollate. Nella maggior parte dei casi, infatti, si contano quasi 27/28 alunni per classe, pur di scongiurare i doppi turni.
Intanto a Giugliano le aule mancano soprattutto in periferia. Il boom edilizio degli anni ’80 ha portato sulla fascia costiera e nella zona di via Colonne migliaia di nuove famiglie e, insieme con le case e i residenti, però, i servizi non sono stati adeguati, nonostante l’inaugurazione di diversi plessi l’anno scorso. La prossima consegna di 50 aule per le elementari, nei due plessi in costruzione a via Ripuaria e a via Pigna, è una prospettiva confortante, ma adesso vince l’emergenza. Si cercano locali di privati (a via Colonne, Licola e Lago Patria), i quali possono farsi avanti entro il 30 settembre. Nel frattempo è stato effettuato il sopralluogo in una palazzina di 3 piani in via Colonne, capace di ospitare 16 classi. L’ideale per risolvere l’emergenza della scuola di via Giardini dove si va a lezione a giorni alterni. «Stiamo scontando le pene – dicono l’assessore Biagio Palma e il vicesindaco Pietro Ciccarelli – della mancata programmazione della passata amministrazione. Ora possiamo solo tamponare l’emergenza». A Marano, invece, l’inaugurazione dell’anno scolastico è partito senza grosse proteste. Disagi solo nel rione di via San Rocco, dove però, il sovraffollamento del terzo circolo «Siani», non ha fatto scattare i doppi turni. Insufficienti gli spazi per la materna. «Purtroppo sono rimasti tagliati fuori 150 bambini con meno di cinque anni, per i quali non c’è l’obbligo – spiega l’assessore Antonio Menna – ma il completamento della ristrutturazione scolastica, che attrae studenti anche dei comuni vicini, ci ha permesso di partire bene». In più la consegna del nuovo plesso dell’istituto superiore «Carlo Levi», ha messo fine agli atavici problemi della scuola che contava su diverse sedi distaccate. A Qualiano la pioggia di miliardi arrivata per l’edilizia scolastica negli anni passati sta dando i primi frutti. All’elementare «Rione Principe» le aule sono diventate 28, mentre è in costruzione una palazzina ex-novo all’interno del cortile per ospitare il refettorio. Strutture fatiscenti abbandonate, in cambio di nuove a disposizione anche per il Terzo Circolo didattico, mentre i lavori di adeguamento e completamento riguardano anche le scuole medie «Di Giacomo» e «Verdi». Intanto gli amministratori contano di portare al più presto a Qualiano una scuola superiore. Ottenuto il finanziamento miliardario da parte della Provincia per realizzare un istituto alberghiero, non è però andata in porto l’intenzione di ospitare temporaneamente delle sezioni distaccate.

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