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domenica, Aprile 28, 2024
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Ambientalisti e politici contro il termovalorizzatore

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Si è conclusa con un’assemblea in piazza Matteotti la tre giorni di mobilitazione dei comitati antidiscarica di Giugliano contro l’ipotesi, sempre più concreta, di costruire un inceneritore a Taverna del Re. Già sabato gli ambientalisti avevano organizzato dei gazebo informativi in piazza Municipio e in piazza Matteotti, distribuendo volantini ai cittadini per spiegare i danni dell’ inceneritore e la necessità di puntare sulla bonifica del territorio e la raccolta differenziata porta a porta. Curiosa l’iniziativa di Francesca, una studentessa di Psicologia, che ha sottoposto un questionario
informativo ai cittadini, si tratta di un’inchiesta allargata a un bacino di 250mila persone residenti in Campania per scoprire quali sono le determinati che portano i cittadini a partecipare attivamente alle proteste ambientali. All’ assemblea, organizzata su Facebook, hanno partecipato anche esponenti della PrimaVera, laboratorio politico che vede insieme sette partiti d’opposizione e un movimento politico. Diverse le proposte discusse, unico il filo conduttore: la netta contrarietà all’ipotesi dell’inceneritore a Giugliano. Saranno messe in campo diverse modalità di lotta: petizioni, convegni con esperti scientifici, manifestazioni fuori le sedi istituzionali. Allo studio anche la proposta di raccogliere 5mila firme per proporre un referendum consultivo per sondare il parere della cittadinanza sulla questione e provocare un effetto dilatorio nella decisione dei vertici regionali e provinciali. “Non possiamo limitarci solo a dire che no all’inceneritore ma fornire anche alternative -affermano i componenti dei comitati. Non essendo esperti chiediamo che sia un comitato tecnico-scientifico con esperti internazionali, a costo zero, a decidere quale sia la soluzione migliore per smaltire le ecoballe. Purtroppo sembra invece che abbiano già deciso”. Tra le alternative proposte quella di lasciare le ecoballe lì dove sono, tombarlecol cemento o riaprirle per verificarne il reale contenuto ed eventualmente smaltirle in impianti di Tmb. “Metteremo pressione ai politici, non possono nascondersi dietro le competenze affermano gli ambientalisti – devono dirci a chiare lettere se sono favorevoli o contrari alla costruzione del termovalorizzatore. Sarebbe opportuno convocare una conferenza stampa con i capigruppo e il sindaco per conoscere la posizione di ciascun partito”. Infine i comitati hanno annunciato la loro presenza alla manifestazione organizzata per sabato in piazza Dante per un piano alternativo regionale dei rifiuti.

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