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venerdì, Maggio 3, 2024
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GLI STUDENTI IN MARCIA VERSO NAPOLI CONTRO LA RIFORMA MORATTI

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MARANO_ Si alza la temperatura della protesta nelle scuole cittadine. Tira aria di scioperi e contestazioni. Vecchi e nuovi problemi si intersecano con generale malcontento tra gli studenti (ma anche buona parte del corpo docente) per la riforma del ministro Moratti. “E’ ora”. Di occupare, naturalmente. Questo il grido che si alza nei licei dell’Agro giuglianese. Ieri ci sono state le assemblee di Istituto allo scientifico di Marano “Emilio Segrè” e a al “De Carlo” di Giugliano. “Okkupare è un nostro diritto: riprendiamoci la scuola”. I ragazzi delle superiori chiedono più voce in capitolo in merito alle decisioni governative e locali. Per ora si aspetta, serpeggiano soltanto le voci: autogestioni , assemblee permanenti, occupazioni. Dalle superiori di Giugliano partono questa mattina i pullman per Napoli. Raggiungeranno gli altri studenti in Piazza Mancini per la manifestazione nazionale. Tra i temi scottanti l’opposizione alla finanziaria, alla riforma Moratti sulle commissioni d’esame, ai buoni e alla scuola definita delle tre ‘I’ (Inglese – Informatica – Impresa). Dicono no alla ridefinizione dei cicli, no ad una scuola neo-liberista, no alla privatizzazione. Non dimenticando anche i vecchi problemi delle scuole del comprensorio , da anni irrisolti. L’Unione degli studenti (Uds) lancia la sfida e annuncia un inverno caldo, anzi bollente: il programma illustrato dal ministro Moratti non piace e in calendario, da subito, ci sono assemblee e proteste di piazza a sostegno della scuola pubblica.
Si dissociano , almeno per ora, dalle proteste interne gli Istituti tecnici di Giugliano e lo psicopedagogico “Levi” di Marano. Allo scientifico “Segrè” martedì c’è stato il tentativo di occupare i locali. A reprimere la rivolta studentesca è stato il corpo docenti. Da due giorni gli alunni sono in assemblea straordinaria. Per domani è stata organizzata, con l’assenso della Polizia Municipale, una protesta per le vie di Marano: gli studenti chiedono più tolleranza ma anche attrezzature, forniture, una palestra, distributori, investimenti mirati per l’edilizia scolastica.
“Sveglia ragazzi, c’è movimento: tutti in piazza”. A questo slogan dell’Uds rispondono stamani anche gli studenti delle superiori a nord di Napoli. “Per dare una svolta all’Istruzione, da 20 anni in attesa di riforme valide ma pochi risultati per la scuola italiana – dicono i liceali a Marano – ormai cronicamente a terra”. E cronica è la protesta degli studenti, che reagiscono ad una realtà scolastica che preme e spinge per svecchiarsi, riformarsi per formare quella che sarà la società di inizio millennio dell’Europa unita.

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