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sabato, Aprile 27, 2024
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VIA PALERMO, IL PERICOLO CORRE SULL’ASFALTO. nasce un comitato civico

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VILLARICCA – Una raccolta di firme per scacciare le tenebre dell’ oblio e tenere sveglio il ricordo dell’incidente di due settimane fa. Nasce il comitato cittadino “via Palermo” per dare voce ai residenti lasciati soli tra i mille disagi di questo lembo di periferia. Nasce con un preciso obiettivo: essere di pungolo all’Amministrazione per la risoluzione dei mille stenti di questa terra.
Il comitato, coordinato dai sig.ri Ambrosino De Benedictis e Trinchillo Zinno, denuncia i gravi ritardi che l’arteria e traverse limitrofe (territorio tra Corso Italia, Qualiano e Calvizzano) scontano. In particolare: la quasi totale mancanza delle opere di urbanizzazione primaria, l’esistenza di un doppio regime di fornitura idrica con tariffe differenziate, la mancanza di marciapiedi, la totale assenza dello spezzamento viario, l’insufficienza delle caditoie per acqua piovana con conseguente presenza di pozzanghere dopo ogni minimo rovescio, l’insufficienza del trasporto scolastico. E ancora la presenza di discariche abusive, mina vagante in un territorio ad alto impatto ambientale. Meno di 15 giorni fa, come abbiamo già scritto a suo tempo, c’è stato l’ultimo incidente grave. Una sessantenne è stata travolta da un’auto, falciata brutalmente mentre andava a messa alla chiesa di San Pasquale Baylon, in via Palermo appunto. Un percorso obbligato, uno dei pochi collegamenti tra Villaricca e Qualiano, il paese limitrofe. Non ha marciapiede, scarsa l’illuminazione, curve spaventose e le case, le mura, la cingono. E’ una strada sciatta, lasciata al suo squallore per decenni: le inefficienze delle passate amministrazioni, i ritardi di quella attuale… E’ solo transito per novelli pallidi Odissei e sfreccianti Centauri.
“Basta” tuonano i residenti del popoloso agglomerato urbano. “I fatti. Vogliamo i fatti. Siamo stanchi delle promesse”.
Così, nel quieto silenzio labiale, ma con dipinto sui volti il turbinio emotivo generato dal profondo rancore, ieri mattina, nell’ atrio della Chiesa di San Pasquale all’uscita della messa del mattino, c’è stata la raccolta di firme per la costituzione del comitato di zona. Tra le prime sottoscrizioni quella di Padre Alfonso Ricci, un prete di frontiera: da sempre in prima fila contro il degrado, promotore di solidarietà sociale. Sabato alle 18 ci sarà la prima riunione dell’associazione nei locali della parrocchia.
Il dato di fatto è che questo potrebbe essere il segnale d’inizio di un vero e proprio braccio di ferro dove comunque, nei prossimi giorni, potrebbe inserirsi lo spazio per un dialogo. Magari anche costruttivo, di quelli che sfociano in iniziative concrete. Qualcuna già c’è stata. Su insistenza della sezione villaricchese di Rifondazione Comunista sono stati collocati i primi deterrenti antivelocità. Un pallido segnale. Per il resto tutto come morto. Ma la gente qui vuole vivere, vuole continuare a farlo.

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