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venerdì, Aprile 26, 2024
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Giugliano, restaurate le edicole votive del centro storico

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La scelta di restaurare le edicole votive di Giugliano nasce dal connubio fra l’Associazione O.N.L.U.S. “Culturart” ed il comitato civico “S.Anna”, con il supporto di artisti e ceramisti del territorio di Giugliano, riprendendo un’idea del compianto Parroco Don. Tommaso Cuciniello.
Il comitato civico, avendo individuato numerose edicole votive vacanti e danneggiate dall’usura del tempo, nonché dall’incuria dei proprietari, chiede all’Associazione una collaborazione fattiva per il recupero di tali opere.
L’Associazione Culturart ha avviato così un progetto di censimento di tutte le edicole votive in disuso del centro storico di Giugliano. La mappatura di tali edicole, consultabile sul sito dell’Associazione (www.culturart.info), rappresenta una base sulla quale impostare un lavoro di riqualificazione e attualizzazione delle stesse. La scelta di fotografare le edicole vuote e mostrarle attraverso il sito web nasce dall’esigenza di sensibilizzare la popolazione sulle gravi condizioni di incuria in cui versano e sul rischio di totale scomparsa che esse corrono.
Tre di queste edicole, situate nel quartiere di Sant’Anna, cuore del centro storico di Giugliano, stanno per essere riattualizzate mediante la collocazione al loro interno di opere d’arte realizzate da artisti e ceramisti del nostro territorio e ispirate alla tradizione delle edicole votive giuglianesi.

La realizzazione di edicole sacre poste lungo le strade delle città e dei paesi del Sud Italia è un fenomeno che affonda le sue origini in epoca greca. Presso i Greci, infatti, era abitudine costruire per gli Dei altari, oggetto di cura e di devozione. Testimonianze di questa pratica si riscontrano anche nel mondo romano, in particolare nei ritrovamenti di Ercolano e Pompei dove sono state scoperte bacheche dedicate a divinità pagane, poste agli ingressi delle case e delle ville. In seguito, con la grande diffusione del Cristianesimo, la pratica di costruire altari e spazi sacri è andata sempre più espandendosi; temi e figure cristiane andavano via via sostituendosi alle immagini degli Dei pagani. Le edicole sacre diventano così una caratteristica comune dell’immagine urbana, ma anche dell’architettura rurale di tutta Italia e in particolare del Meridione.
Esse sono espressione dell’arte e della religiosità popolare e venivano commissionate da privati cittadini in atto di devozione o di riconoscenza per una grazia ricevuta (ex voto) verso i santi e la Madonna. Spesso si trattava di vere e proprie piccole opere d’arte realizzate dai maestri scalpellini del posto; decorate minuziosamente, adornate di fiori, racchiuse in grate di ferro battuto ed illuminate da lucerne votive, conferivano una nota di folklore alla vita cittadina.
Dette comunemente “Madonnelle”, le icone sacre venivano poste a protezione di una casa o di una strada per interessamento di categorie di mestieri (macellai, ortolani, ecc.), mentre le donne del rione, dette “madonnare”, ne curavano e ne tenevano viva la devozione. Le edicole votive diventavano così un punto di riferimento per tutto il vicinato, in quanto luoghi aggregativi di culto per recitare il rosario o semplici orazioni nel corso della giornata.
E’ possibile a questo indirizzohttp://www.panoramio.com/user/6534674
visualizzare la mappa con foto delle edicole giuglianesi


Comunicato Culturart

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