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venerdì, Aprile 26, 2024
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La vita di una donna è la storia di tanti sentimenti: 8 marzo, per non dimenticare

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La giornata dell’otto marzo è stata istituita per ricordare da un lato le conquiste politiche, sociali ed economiche delle donne, dall’altro le discriminazioni e le violenze subite dalle donne.
La scelta dell’8 marzo si fa risalire ad una tragedia accaduta nel 1908, che ha avuto come protagoniste le operaie dell’industria tessile Cotton di New York,Queste donne, nei giorni precedenti all’8 marzo, iniziarono uno sciopero per protestare contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare. L’8 marzo Mr. Johnson, il proprietario dell’industria, bloccò le porte per impedire alle donne di uscire. Poi venne dato fuoco alla fabbrica e 129 operaie morirono bruciate vive. In ricordo di questa tragedia, Rosa Luxemburg propose di istituire questa data come giornata di lotta internazionale a favore delle donne.
Sono sicuramente tanti gli avvenimenti che dall’inizio del Novecento hanno portato alla formazione di una identità femminile e della lotta per la rivendicazione dei diritti delle donne. Durante il VII Congresso della II Internazionale socialista, che si è svolto a Stoccarda dal 18 al 24 agosto 1907, si è discusso della questione femminile e del voto alle donne. I partiti socialisti si sono impegnati a lottare per riuscire ad introdurre il suffragio universale. Il 26 e 27 agosto 1907 si è svolta invece la Conferenza internazionale delle donne socialiste, durante la quale è stato istituito l’Ufficio di informazione delle donne socialiste e Clara Zetkin è stata eletta segretaria.
Tra il 22 novembre 1908 ed il 15 febbraio 1909 circa 20.000 camiciaie di New York hanno scioperato per rivendicare i propri diritti. Le socialiste americane hanno deciso così di proporre, durante la seconda Conferenza internazionale delle donne socialiste, che si è svolta a Copenaghen il 26 e 27 agosto 1910, l’istituzione di una giornata dedicata alla rivendicazione dei diritti delle donne. Negli Stati Uniti la giornata delle donne si svolgeva l’ultima domenica di febbraio. In Germania, Svizzera, Danimarca ed Austria, la prima giornata delle donne si è tenuta il 19 marzo 1911; in Francia il 18 marzo 1911.
Nel settembre 1944 a Roma è stato istituito l’UDI, Unione Donne Italiane, e si è deciso di celebrare il successivo 8 marzo la giornata della donna nelle zone liberate dell’Italia. Dal 1946 è stata introdotta la mimosa come simbolo di questa giornata. Si deve arrivare agli anni Settanta, in Italia, per la nascita di un movimento femminista. L’8 marzo 1972 in Piazza Campo de Fiori a Roma si è svolta la manifestazione della festa della donna, durante la quale le donne hanno chiesto, tra le varie cose, anche la legalizzazione dell’aborto. Il 1975 è stato definito dalle Nazioni Unite come l’Anno Internazionale delle Donne e l’8 marzo in tutto il mondo i movimenti femministi hanno manifestato per ricordare l’importanza dell’uguaglianza dei diritti tra uomini e donne.

Oggi la giornata della donna ha perso quasi totalmente il suo valore iniziale e soprattutto questo è manifestato dalla strumentalizzazione che i diversi locali ne fanno organizzando addirittura serate su tema che hanno come slogan: «l’otto marzo vieni a festeggiare da noi!» Inoltre molte donne sottovalutano il valore di tale giornata considerando questa l’occasione per uscire da sole con le amiche, organizzando una serata solo donne, lasciando mariti, compagni e figli a casa.
Mentre ci sono organizzazioni ed associazioni femminili che continuano a cercare di sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi di varia natura che riguardano il sesso femminile, che lottano per rivendicare quanto esser donna significa esser un fiore.

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8 marzo che vieni da lontano
Forse da Triangle o da New York
con le sue operaie carbonizzate
cosa porti tra le gialle mimose?
Un giorno all’anno per ricordare
chi siamo
al centro dell’universo umano?
In tante sole, prive d’amore
in poche felici, nel loro amore.
Nate in un modo
cresciute in un altro
e anche volute come non siamo.
Bambine, ragazze, fanciulle
poi donne, mature ed anziane
un unico sorriso stemperato nel sole
una fatica silenziosa nella Storia
una rincorsa per dire ” esistiamo”
un dare al mondo noi, semplici frutti.

Le mimose dell’8 marzo
sono cresciute sul terreno
dei nostri sacrifici.

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