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venerdì, Aprile 26, 2024
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IL CCD ALLO SFASCIO. IL “SALTO TRIPLO” DEL CONSIGLIERE D’ALTERIO

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QUALIANO – Il Ccd perde pezzi. All’interno del partito locale si è consumata la rottura. Al primo appuntamento di rilievo il Biancofiore si sfarina nelle polemiche, rilancia antiche e nuove recriminazioni. Il consigliere Vincenzo D’Alterio, ex capogruppo del partito, ha ufficializzato martedì, nel corso dell’ultima assise, il suo addio al Biancofiore. Passa ora nelle file del PDC. “Lascio perché mi sono accorto che nel partito esiste una oligarchia e chi non si allinea commette reato. Per non essere stato d’accordo con alcune posizioni sono stato ‘sfiduciato’ come capogruppo”. Poche parole, pesanti come un macigno, un chiaro anatema contro i vertici storici della locale sezione politica. Transfuga di Forza Italia, D’Alterio si presentò alle elezioni dello scorso maggio con il Ccd. Qui la sua avventura è durata poco più di otto mesi. Passa ora nel partito di Alfredo Vito, il signor “centomilavoti” della Dc napoletana, resuscitato dal Polo nella Penisola sorrentina dopo esser stato travolto da Tangentopoli. Code di vecchie deviazioni politiche o il preannuncio di nuove stagioni? Se lo sono chiesti in tanti martedì in sala. Pacato il commento del consigliere Raffaele De Leonardis (Ccd): « Se in un matrimonio si deve convivere male è meglio che finisca. Apprezziamo il lavoro svolto fin ora svolto dal consigliere D’Alterio; ci dispiace che abbia lasciato il nostro gruppo. La sua non è che una scelta personale ». «Noi – conclude- non abbiamo cacciato nessuno. Quando a maggio D’Alterio ha scelto il Ccd provenendo da FI, sapeva a cosa andava incontro visto che gli eletti nel Biancofiore sono più o meno gli stessi di quattro anni fa: non mi sembra che allora riteneva che esistesse questa ‘oligarchia’».
A D’Alterio sono andati gli auguri di tutto il Consiglio Comunale, di cui rimane comunque membro di maggioranza. Ma la crisi dei cristiano-democratici non è che all’inizio. Anche un altro esponente locale, l’assessore alle Politiche Sociali Agostino Pedace, sembra abbia fatto la sua scelta: cambio di casacca anche per lui, alla volta della nuova DC. E le cose sembrano complicarsi non poco. Il Biancofiore vede infatti così ridotta la sua presenza ad un solo assessore in giunta comunale. Resta da vedere come ne uscirà, viste le aspre divisioni interne degli ultimi tempi. Ma in politica tutto è possibile. Anche riannodare all’ultimo tuffo posizioni che sembrano inconciliabili.
Tra autocritica e proteste il partito è nel tunnel dello scontento: rischia la frantumazione in tanti piccoli gruppi decisi a farsi guerra. C’è rabbia e sconforto, ma anche voglia di recupero.

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