17.9 C
Napoli
sabato, Aprile 27, 2024
PUBBLICITÀ

Giugliano. Basile: «Poziello insufficiente, un comunista che governa da democristiano»

PUBBLICITÀ

Medico di base, specialista in
cardiologia e medicina legale,
Basile è stato docente di organizzazione
e legislazione sanitaria
alla Sun e di medicina legale al
corso di psicopatologia e criminologia
forense a Chieti. E’ stato
consigliere comunale del MSI
negli anni ‘80 e parlamentare tra
le fila di Alleanza Nazionale nel
1994. Scelto come candidato a
sindaco di Fratelli d’Italia, Vincenzo
Basile
oggi ricopre il ruolo
di consigliere di minoranza.

Che voto darebbe ai primi
mesi d’amministrazione?

PUBBLICITÀ

Voti non mi sento di darne. E’
un’amministrazione bloccata, ancora
in fase d’ingranaggio. Vedo
un sindaco che durante la campagna
elettorale disse di aver soluzioni
pronte, ma in realtà sono
passati ben cinque mesi per conoscere
le sue linee programmatiche.
Le ha portate in consiglio comunale,
ma sembrava di leggere il
vecchio Dos con le stesse soluzioni
e idee. Poziello dovrebbe preoccuparsi
di focalizzare la sua
attenzione su determinati problemi
e impegnarsi nella risoluzione.
Al momento, tutte le
delibere di giunta o di consiglio
sono su atti di passate gestioni
amministrative, sia politiche sia
commissariali.
Vedo in Poziello un politico della
vecchissima maniera democristiana
che utilizza il metodo dell’elargire
e dell’accontentare.

Come giudica i consiglieri di
maggioranza?

La gran parte dei consiglieri, non
dico non abbia esperienza amministrativa,
più che altro non si è
mai interessata ai problemi della
città. Manca l’abc di base del fare
politica. Chi amministra deve
avere una visione politica di come
dovrebbe essere la sua città, una
visione per cui lui stesso si è proposto
come candidato.

Altri consiglieri di minoranza
hanno accusato il primo cittadino
di poca trasparenza e
scarsa comunicazione. Lei che
ne pensa?

Non c’è trasparenza su nulla.
Anche i consiglieri di maggioranza
apprendono di volta in
volta i problemi. C’è quasi un timore
da parte del sindaco di far
sapere ai membri del consiglio le
decisioni da porre in essere. Voglio
dire a Poziello che la trasparenza
non si fa attraverso il suo
profilo facebook. Allora, per fare
una battuta, chi non vuole essergli
“amico” non può conoscere
cosa succede in città? Per finire,
attendiamo ancora il famoso
Open Municipio. Dimostra una
totale mancanza di trasparenza
sui temi su cui aveva puntato in
campagna elettorale. Uno può essere
decisionista, ma deve essere
trasparente nei suoi atti.

Un’opinione della giunta?

L’altro giorno chiesi ad alcuni
consiglieri di maggioranza se conoscessero
le deleghe degli assessori,
ma non mi hanno saputo
rispondere. C’è una grande confusione
in generale e questo la dice
lunga anche su chi si ritiene di destra
e partecipa a un’amministrazione
di un sindaco che si dice
comunista quando la dicitura è
scomparsa da tutti i partiti politici
presenti in Parlamento.

Durante l’ultimo consiglio comunale
è saltata la discussione
su Giambattista Basile,
lei che tipo di proposta aveva
presentato?

Avevo presentato cinque mozioni
separate, dalla costruzione di un
monumento, a un premio biennale
fino alla divulgazione delle
fiabe nelle scuole attraverso animazione
e fumetti. Soprattutto,
avevo protocollato una proposta
a lungo termine consistente nella
costruzione di un Parco della
Fiaba Lo Cunto de li Cunti con
un’estensione di 30mila m/q nei
pressi del sito archeologico Antica
Liternum. Un parco realizzato
con percorsi fiabeschi e statue a
grandezza naturale che rappresentino
i personaggi delle novelle, più
laboratori per una creazione interattiva
fatta dai ragazzi. Un’idea
che prende spunto dal Parco di Pinocchio
a Collodi che in trent’anni
conta venti milioni di
visitatori. Potrebbe rappresentare
lo sviluppo economico e turistico
dell’intera area.

Come crede siano stati eseguiti
i lavori del Piu Europa?

I lavori del Piu Europa saranno
un’incompiuta perché fino a San
Nicola non saranno svolti interventi
per la presenza di quel palazzo
pericolante che, pare, il
Comune voglia acquisire per
farne un parcheggio. Sono passato
continuamente nei cantieri,
ma non ci sono protezioni, i varchi
sono aperti e manca il controllo.
Un assurdo è stata la
variante ai lavori di piazza Annunziata,
fatta in corso d’pera
perché la polizia municipale si
rese conto che quel tipo di piazza
non andava bene per la viabilità.

Come potrebbe essere affrontato
il tema della “sicurezza
cittadina”?

Il problema sicurezza ha un duplice
contorno, la micro e macro
criminalità. Non ho sentito una
sola parola sulla presenza strozzante
della camorra a Giugliano.
Come si può pensare, ad esempio,
a un Mog che decolla se ci sono
quei problemi come si è evinto
dalle ultime indagini? Non si riesce
a fare uno sforzo maggiore per
mettere con le spalle al muro la
criminalità organizzata. Bisogna
estirpare questo cancro e un’amministrazione
lo dovrebbe dire
chiaramente. E’ necessaria la presenza
di più uomini in strada, di videosorveglianza, ma anche di
atti di prevenzione. Ad esempio, si
potrebbero creare dei progetti di
copertura psicologica nelle scuole,
individuando quei soggetti che
hanno una certa indole all’aggressività.
L’amministrazione comunale,
poi, dovrebbe offrire luoghi
d’aggregazione, dove si respira
una cultura diversa. Siamo stati
abituati alla prevaricazione, che
fa parte di una cultura camorristica
da abbattere. Questo è il
messaggio da trasmettere ai giovani.

Cosa ne pensa del ricorso del
M5S?

Più volte ho affermato che non mi
sarei opposto. Anzi se ci sono delle
anomalie, è giusto che la magistratura
faccia il suo corso e si debba
tornare alle lezioni per dare
un’amministrazione che abbia
tutti i crismi della legalità a questa
città.

Perché Giugliano è rimasta un
paese nonostante sulla carta
sia la terza città della Campania?

E’ stata una città distrutta in cinquanta
anni. Anche da parte delle
vecchie amministrazioni non c’è
stata mai la volontà di rivalutare
il territorio, si pensi ad esempio
alla zona costiera. Abbiamo reperti
distrutti e palazzi fatiscenti. La
zona vicino la tomba di Scipione
è degradata così come Licola
mare, di cui non è stato salvato
nemmeno il piccolo borgo. Abusivismo
edilizio sfrenato, figlio di
un piano regolatore distruttivo.
L’urbanizzazione ha distrutto la
vera essenza della città, è andata
persa la memoria storica.

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Rischia di annegare in piscina a Ischia, bimba salvata in extremis da bagnino e personale medico

Oggi pomeriggio i carabinieri della stazione di Casamicciola terme sono intervenuti all’interno di un parco termale dove per cause...

Nella stessa categoria